Il 17 maggio il primo appuntamento è quello della cabina di regia politica nella quale il governo farà il tagliando alle restrizioni in vigore con il possibile posticipo del coprifuoco a mezzanotte. L’argomento è stato molto dibattuto in queste settimane
Il secondo appuntamento è invece quello della riunione dei tecnici, dalla quale dovrebbero scaturire i nuovi – e molto attesi – parametri per definire le fasce di colore delle regioni
La ripartenza, in ogi caso, conferma quel principio di gradualità e prudenza nelle scelte dell’esecutivo che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ribadito più volte e che ripeterà nel vertice con i capigruppo di maggioranza di lunedì, nonostante il pressing costante del centrodestra e di buona parte dei presidenti di regione
I numeri continuano ad essere in miglioramento e la campagna vaccinale procede. Ma per non vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi e per non dover procedere a nuove chiusure, è necessario muoversi con cautela, sostiene Palazzo Chigi
In quest’ottica lunedì non dovrebbero esserci quindi stravolgimenti rispetto alle ipotesi circolate fino ad ora: il posticipo del coprifuoco, alle 23 o più probabilmente a mezzanotte, a partire dal 24 di maggio, la data per la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana (probabilmente già dal 22 maggio) e quella per la ripartenza del settore dei matrimoni e delle cerimonie (si è ipotizzato attorno al 15 giugno)
Non è escluso, inoltre, che dal vertice possa arrivare anche l’indicazione per una nuova verifica delle misure a fine mese nel corso della quale valutare la possibile cancellazione proprio del coprifuoco e affrontare il tema dell’utilizzo della mascherina all’aperto durante l’estate
Il centrodestra, però, continua a insistere perché si anticipi la ripartenza di tutti i settori rispetto a quanto previsto dal decreto. L’Italia ha dati “confortanti che ci permettono di chiedere il ritorno al lavoro, alla libertà e alla vita”, dice Matteo Salvini. Ma è sempre sul coprifuoco che si concentrano le pressioni più forti, con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia che parla di “giorni contati” per il tutti a casa: “Non funziona per il turismo e mi auguro che si possa dare il messaggio che dai primi di giugno non ci sia più”
Ma Speranza replica sottolineando ancora la necessità che le riaperture siano “ponderate, perché non vogliamo tornare indietro”
Domani è poi previsto un incontro tra regioni, tecnici dell’Istituto superiore di Sanità e ministero in cui dovrebbe arrivare il via libera ai nuovi parametri per l’attribuzione delle fasce, che dovrebbero passare da 21 a 10-12. Resterà tra gli indicatori del rischio l’Rt calcolato sui casi sintomatici, ma non rappresenterà più un automatismo che fa scattare il cambio di colore, come avvenuto finora: è questo il compromesso raggiunto
A determinare i 4 colori dovrebbero essere l’incidenza dei casi su 100mila abitanti (con 250 si va in rosso, con 150-250 in arancione, con 50-150 in giallo e con meno di 50 in bianco) e l’Rt ospedaliero
al ministro del Turismo Massimo Garavaglia, a quando la riapertura per l’accesso al bonus vacanze
bloccato a chi si era prenotato entro il 31/12/2020. i fondi sono stati utilizzati solo al 30/35% nel 2020, ora che molti si sono vaccinati ci sarebbe la possibilità di poter fare le sospirate vacanze, e quindi è bene riaprire le prenotazione per il 2021. lo spero anch’io.
Il coprifuoco alle 22 significa che si alzano dai tavoli alle 22:30 e tornano a casa alle 23:30.
Un coprifuoco alle 24 significa “fate ciò che volete”, tana liberi tutti