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Meloni: “Mi preparo a governare la nazione. Chiusure? Draghi più rigido di Conte”

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La leader di Fratelli d’Italia: “Sono pronta a fare quello che gli italiani mi chiedono di fare, ma non mi pongo un obiettivo personale”. Sul presidente del Consiglio e la gestione del governo della pandemia: “Mi aspettavo qualcosa di più coraggioso, per l’autorevolezza che ha e che può esercitare, mi pare che sia ancora ostaggio della sinistra”

“Io mi preparo a governare la nazione, ma non mi pongo un obiettivo personale. Voglio andare lì con una classe dirigente all’altezza di questo compito. Dove arrivo, però, non lo decido io”, precisa Meloni. “Le prime cose che farei se andassi al governo sarebbero politiche di sostegno alle imprese e incentivi alla natalità – dice poi la leader di FdI –

La libertà d’impresa abbassando le tasse e diminuendo la burocrazia è fondamentale, la ricchezza di un Paese infatti la creano le imprese e non lo Stato. Inoltre, uno dei più grandi problemi in Italia riguarda la natalità. Un grande piano di incentivo alla natalità per far ripartire le nascite sarebbe prioritario, con i tassi di adesso tra 30 anni non potremo più pagare le pensioni”

Parlando dell’esecutivo guidato da Mario Draghi, Meloni dice: “Il giudizio sul governo per ora non è positivo. Il tema della pandemia, delle chiusure, dei ristori, delle scelte economiche mi pare in continuità con quello del precedente governo”. “Mi aspettavo qualcosa di più coraggioso da parte di Draghi, per l’autorevolezza che ha e che può esercitare – aggiunge – Sicuramente va meglio il piano vaccini ma mi pare che Draghi sia ancora ostaggio della sinistra”.

Poi, rispondendo a una domanda sull’ipotesi Mario Draghi come presidente della Repubblica, Meloni spiega: “Io una scelta decisa non l’ho fatta. A favore di Draghi gioca il fatto che se viene eletto al Quirinale si va a votare. Ma non ho ancora gli elementi per dire se FdI lo possa sostenere al Quirinale”.

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