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Piscine e stabilimenti balneari verso la riapertura: le regole e cosa si può fare

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Il 15 maggio  è la data in cui ripartono le piscine all’aperto e gli stabilimenti balneari nelle zone gialle.

Le prenotazioni avrebbero fatto registrare già il tutto esaurito in varie strutture. Tante le regole da seguire per la ripartenza, con gli operatori del settore che hanno già predisposto tutto per garantire un ritorno in spiaggia nella massima sicurezza

In spiaggia, secondo le “linee guida delle Regioni e delle Province autonome per la ripresa delle attività economiche e sociali”, resta l’obbligo di indossare la mascherina se si va al bar o a fare una passeggiata, mentre la si può togliere mentre si fa il bagno e sotto l’ombrellone. Sono invece vietate le feste e, ovviamente gli assembramenti. Alcune strutture potrebbero sottoporre i clienti alla misurazione della temperatura, ma la regola è facoltativa

Nelle “linee guida delle Regioni e delle Province autonome per la ripresa delle attività economiche e sociali” una sezione è dedicata alle misure da adottare in spiagge e stabilimenti balneari. Tra le prime indicazioni c’è la predisposizione di adeguate informazioni sulle misure di prevenzione da rispettare, comprensibile anche per i turisti stranieri

Nello stabilimento devono essere disponibili, in vari punti, prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e il personale e si consiglia di privilegiare la prenotazione e mantenere un elenco delle presenze per almeno 14 giorni

Gli operatori del settore devono organizzare accessi e uscite in modo da non creare assembramenti e devono assicurare almeno 1 metro di distanza tra le persone. Per ogni ombrellone deve essere garantita una superficie di almeno 10 mq e tra lettini, sedie e sdraio che non appartengono allo stesso ombrellone la distanza deve essere di 1,5 metri

La pulizia delle aree comuni come spogliatoi, cabine, docce e servizi igienici deve essere frequente e le attrezzature, come sedie, sdraio e lettini vanno disinfettati a ogni cambio di nucleo familiare. Gli sport individuali come racchettoni, nuoto, surf possono essere regolarmente praticati, ma restano vietati quelli di gruppo come il beach volley

Le consumazioni possono essere solo con servizio all’aperto oppure all’ombrellone. Anche per le spiagge libere ci sono misure da rispettare a partire da distanziamento di almeno 1 metro tra persone che non fanno parte dello stesso nucleo e obbligo di indossare la mascherina quando ci si sposta dal proprio ombrellone o postazione

Per chi non può andare al mare, sono attive le piscine all’aperto e dall’1 giugno ripartono anche quelle al chiuso. Anche in questo caso la distanza tra i lettini e le sdraio deve essere di almeno 1,5 metri ed è obbligatorio indossare la mascherina tranne se si sta prendendo il sole o facendo il bagno

In vasca ogni natante deve mantenere una distanza di almeno 7 mq e l’accesso in piscina è consentito solo su prenotazione. Nella struttura deve essere predisposta un’adeguata segnaletica con percorsi di ingresso e uscita differenziati

Gli spazi comuni come docce e spogliatoi devono essere predisposti in modo da assicurare almeno un metro di distanza tra una persona e l’altra e bisogna garantire la disponibilità di prodotti igienizzanti in diverse postazioni. È obbligatorio che i bambini piccoli indossino i pannolini anche in acqua

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