Utile il test della saliva ma non deve essere la prima scelta, quella più affidabile, che resta il tampone nasale molecolare, ma può essere una valida alternativa quando la carica virale è alta. Era stato l’Ecdc, il centro europeo per il controllo delle malattie appena il 4 maggio scorso a dare una serie di indicazioni recepite nella circolare del ministero della Salute di oggi. In particolare, spiega l’Ecdc, l’analisi Pcr (la reazione a catena della polimerasi) sulla saliva si può usare al posto del tampone naso-faringeo se fatta nei primi 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, quando non è possibile fare un tampone naso-faringeo perché vi è carenza, o su persone anziane o disabili, e nel caso di screening ripetuti su persone asintomatiche.