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Vaccini in farmacia da giugno: tipologie, prenotazioni e a chi è rivolto il servizio

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Da giugno il vaccino anti-covid si potrà fare anche in farmacia. La struttura commissariale coordinata dal generale Figliuolo e Federfarma, che riunisce i titolari delle farmacie private, stanno ragionando sul modello organizzativo che permetterà a milioni di cittadini di richiedere la somministrazione delle dosi proprio nelle farmacie. Ecco tutto quello che c’è da sapere

“Circa 11.400 soci, oltre la metà degli iscritti, hanno già aderito”, anticipa al Corriere della Sera Marco Cossolo, presidente di Federfarma

IL SISTEMA – “Stiamo organizzando il sistema di approvvigionamento delle scorte che probabilmente verranno distribuite attraverso i nostri grossisti. Oltre 25mila colleghi hanno completato il corso di formazione dell’Istituto superiore di sanità”, spiega Cossolo

LA PRENOTAZIONE – “Sarà un servizio a domanda individuale. Chi vuole vaccinarsi potrà recarsi direttamente dal suo farmacista e chiedere l’appuntamento. Un percorso semplice e veloce che favorisca la partecipazione alla campagna di profilassi”, aggiunge il presidente di Federfarma

CHI POTRÀ VACCINARSI IN FARMACIA –  potranno richiedere il vaccino i “cittadini da 18 a 60 anni. Noi contiamo di poter utilizzare i preparati di J&J e AstraZeneca perché sono più facili da gestire dal punto di vista logistico in quanto possono essere conservati nei frigoriferi di cui ogni farmacia è dotata”

DOVE AVVERRANNO LE VACCINAZIONI – Se lo spazio interno delle farmacie è ristretto “la somministrazione avverrà nei gazebo esterni dove già vengono eseguiti i prelievi per il tampone. Dopo l’inoculo è previsto un tempo di osservazione di 15 minuti come avviene in tutti i centri vaccinali”, spiega Cossolo

I NUMERI – Saranno inoculate “dalle 20 alle 30 dosi in ogni farmacia. Il grande successo ottenuto con i tamponi ci rende certi di poter assolvere con professionalità anche a questo compito. Abbiamo dato prova di efficienza e da quando sono stati allestiti i gazebo su strada l’attività diagnostica ha avuto un’impennata”

IL CASO DEL LAZIO – Intanto via libera alle prenotazioni, dal 20 maggio, per fare il vaccino anti-Covid in farmacia nel Lazio. E dal 24 si parte con le somministrazioni che, in questa fase iniziale saranno fatte con il Johnson & Johnson, a dose unica, per gli under 50

“Noi siamo pronti. Nella maggior parte dei casi si utilizzeranno dei gazebo esterni, come abbiamo fatto con i tamponi, ma ogni farmacia si attrezzerà a seconda degli spazi disponibili”, spiega all’Adnkronos Alfredo Procaccinivicepresidente di Federfarma Roma, che ha partecipato agli incontri con i rappresentanti regionali per il protocollo d’intesa firmato da Federfarma Lazio nei giorni scorsi

Nei giorni scorsi, il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia, aveba spiegato: i previsti accordi integrativi nelle Regioni “stanno andando avanti, ma ora il problema vero è la mancanza delle dosi: ha indubbiamente pesato lo stop dell’autorità statunitense Fda al vaccino Johnson & Johnson, ora rientrato, che ha comportato dei ritardi. Ma anche se questo vaccino sarebbe di più facile impiego nelle farmacie anche perchè monodose, siamo pronti ad utilizzare anche gli altri. C’è grande richiesta da parte dei cittadini”

Ad oggi, ha sottolineato Tobia, “solo in Valle d’Aosta le farmacie sono partite con le vaccinazioni e questo evidenzia l’altro problema della differenza tra i territori in virtù dell’autonomia delle Regioni”. La difficoltà “è indubbiamente anche legata alla logistica ed ai tempi necessari per il rifornimento dei vaccini alle farmacie ma confido che entro la metà di giugno si possa vaccinare in tutte le farmacie italiane”

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