Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, alla domanda del sito salernitananews.it, puntualizza e spiega: “A partire da oggi, data di notifica al presidente Lotito dell’apposita delibera che ripropone i dettami dell’Articolo 7, scatterà il termine entro il quale bisognerà risolvere la questione della doppia proprietà.
Termine prolungato fino a tre giorni prima della scadenza per la iscrizione al campionato. Lotito, in qualità di proprietario, conosce le regole dal luglio 2013. Certo, la Salernitana non scomparirebbe ma all’ipotesi di una serie A senza di essa non voglio proprio pensare. Per il rispetto che tutti dobbiamo alla città ed alla sua storia calcistica”.
Dirimente, Gravina, anche sulla proprietà: “I ricorsi legali sono un diritto. Non vedo però su cosa si potrebbero fondare: noi non intacchiamo la proprietà privata che resta nella disponibilità degli stessi soggetti”. La Figc farebbe valere le regole sul piano della iscrizione al campionato. Chiude come aveva iniziato: “Non siamo controparte della Salernitana, la vogliamo in A”.
Gravina insiste con le insulsaggini. All’ipotesi di una Salernitana in serie A non vuole proprio pensare.
Come se non dipendesse anche da lui, come le norme non fossero emesse dalla Figc. Come se il compito di un dirigente non sia pensare invece, per tempo, e provare delle soluzioni, non incrociare le dita come un cretino a casa sua.
Come se non bastasse, la FIGC che dice che a una cosa non vuol pensare, ricorda tanto Tavecchio e Ventura che ad un ‘ipotesi di nazionale Italiana senza Mondiali di calcio (autunno 2017) non volevano nemmeno pensare. E si sa come finì. Pensate per tempo, invece, è il vostro strapagato mestiere.