Il documento, prodotto dalle Regioni, di fatto integra e sostituisce quelli degli ultimi mesi. Le attività sono state riunite in categorie più ampie e sono state aggiunte anche quelle che, fino all’ultimo decreto, non sapevano la data in cui avrebbero riaperto. Le parole chiave sono praticamente sempre le stesse: distanziamento e sanificazione.
Le linee guida vengono divise in capitoli: ristorazione e cerimonie; attività turistiche e ricettive; cinema e spettacoli dal vivo; piscine termali e centri benessere; servizi alla persona; commercio; musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura; parchi tematici e di divertimento; circoli culturali e ricreativi; congressi e grandi eventi fieristici; sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; sagre e fiere locali; corsi di formazione.
In questo modo ogni settore avrà delle linee guida per una riapertura in sicurezza. Il distanziamento viene applicato come misura fondamentale, dai tavoli nei ristoranti e durante le feste di matrimonio allo spazio di superficie che si deve avere in piscina. La temperatura corporea verrà controllata all’ingresso di qualsiasi struttura, come accade di fatto già in molti casi da tempo, e verrà vietato l’accesso se superiore a 37,5. Come il distanziamento, anche la sanificazione è fondamentale: dagli spazi comuni agli oggetti che vengono toccati da più persone, come gli attrezzi in palestra, ma anche l’obbligatoria disinfezione delle mani.