«La cancellazione di un evento che ha il potenziale di aumentare in modo esponenziale il contagi da Covid e le vittime della malattia, è la cosa più giusta da fare», ha detto l’associazione in un comunicato. Malgrado la diffusione del virus abbia registrato percentuali minori rispetto ad altri Paesi, con circa 11.500 morti accertate da inizio pandemia, la campagna vaccinale in Giappone prosegue molto a rilento, per via delle lentezze burocratiche nell’approvazione del vaccino, così come la marcata carenza del personale medico in grado di somministrare l’unico siero autorizzato ad oggi, quello della Pfizer.
Su un altro fronte, gli organizzatori hanno reso noto che quasi il doppio delle persone si sono fatte avanti per le 200 posizioni di medici sportivi necessari durante le Olimpiadi, mansioni equiparabili al volontariato e non retribuite. A questo riguardo il Joc era stato criticato in aprile per aver chiesto la disponibilità di 500 infermiere dall’associazione nazionale di categoria in anticipazione dell’evento sportivo.
Nel frattempo, per contenere l’espansione delle positività, dallo scorso venerdì il governo di Tokyo ha esteso lo stato di emergenza a 9 prefetture, inclusa quella di Tokyo, fino al 31 maggio.
Nel più recente sondaggio del quotidiano progressista Asahi Shimbun, oltre l’80% delle persone interpellate in Giappone si è dichiarato contrario alla organizzazione dei Giochi, o favorevole al loro rinvio. La cerimonia di apertura delle Olimpiadi è prevista per il 23 luglio.
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