Cisal: incidente sul lavoro al porto di Salerno, la rabbia di Gigi Vicinanza

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“L’ennesimo incidente al porto di Salerno è lo specchio dei tempi che viviamo. Tutti in prima linea a rivendicare interventi in tal senso e poi tutti inermi davanti a questi episodi. A chiarire responsabilità e dinamica ci penseranno le forze dell’ordine, ma ai sindacati i devono tornare a fare il sindacato. Basta passerelle con istituzioni sordi e assenti agli appelli che lanciamo da mesi”.

Così Gigi Vicinanza, componente della segreteria nazionale della Cisal Metalmeccanici, commenta l’incidente avvenuto oggi al porto di Salerno.

“Lo scalo portuale è una polveriera. Tutti lo sanno, ma nessuno fa nulla. Ora preghiamo per il ragazzo vittima di questo incidente. Ma ora serve responsabilità. Il prefetto si dimetta se non è in grado di gestire l’emergenza sicurezza sui luoghi di lavoro che, dopo il Covid, è la più importante sul nostro territorio”.

6 Commenti

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  • Grossi mezzi in spazi angusti: quello non è un porto! Le istituzioni dovrebbero capirlo, non c’è alternativa alla delocalizzazione e alla realizzazione di un porto degno di tal nome!!! Gli incidenti si ripetono con frequenza spaventosa. Credo che sia l’ora di darsi una mossa e capire che quello non è un porto, ma una trappola!

  • MA CAZZO MA QUANDO CONTROLLARE I TURNI, DOPPI, TURNI, TRIPLI TURNI CHE SONO COSTRETTI A FARE TANTI PADRI DI FAMIGLIA PER PORTARE UNO STIPENDIO DECENTE A CASA????? FATE SCHIFO. SOLO CHIACCHIERE

  • Una realtà difficile che in quest’articolo è data voce dalla peggiore rappresentanza. Chi ti conosce ti evita speculatore di lavoratori. Non tutti sono degni di essere definiti SINDACALISTI, un tempo avevano un valore, dei principi e non utilizzavano la loro posizione per dominare e speculare!!! Perché nn hai denunciato prima, perché non vi hai messo la faccia per prevenire tutto questo quale dazio ti è stato dato, mascherina ti conosco hai fatto li stesso nei casch……. cortesemente non censurate anche perche voi dovreste rappresentare il diritto di espressione

  • Faccio consegne per un corriere espresso e ogni volta, poche volte per fortuna,che mi capita di consegnare al porto spero sempre di uscirne presto,il mio furgoncino è una minuscola formica a confronto di quei enormi bestioni 10 metri per dieci che sfrecciano alla cieca tra i “vicoletti” del porto,io rimango paralizzato alla guida,non sai come muoverti,non c’è regola mantengo la destra,no lui non ce la farà mai a girare va bhe vado a sinistra,busso,aeee ai voglia di bussa quando mi sentono…tutto questo per dire che la realtà della pericolosità è avvertita anche da chi come me passa 15 minuti al mese in quell’inferno senza regole..diamoci una svegliata perché questi non sono incidenti sono omicidi

  • Nn ci sono controlli solo chiacchiere turni massacranti e competenze in mano a ragazzini che puzzano ancora di latte interinali sfruttati solo per emergenze di lavori disagiati domani saranno solo un numero nessuno farà nulla controllate un po’ i registri portuali dei turni e fermate sta carneficina

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