Oggi si è anche tenuto un incontro fra il ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a cui hanno partecipato anche Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute e Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità. Nel corso del confronto è stata discussa e condivisa una linea di azione per le zone bianche che sarà poi recepita in una prossima ordinanza del Ministro
Sulle zone bianche, la linea di azione proposta dalle Regioni è condivisa con il governo: la proposta prevede che – fermi restando i criteri base della prevenzione, mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione luoghi chiusi – una volta che una Regione entri nella zona bianca, si possano anticipare “al momento del passaggio in zona bianca delle riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente dispone già la riapertura in un momento successivo”
L’idea era quindi chiedere di anticipare, fin da subito, l’apertura di tutte le attività economiche, comprese le discoteche. Durante la riunione dei governatori era stato chiesto di riaprirle ma questa proposta non è stata accolta. In vista dell’estate i governatori chiedono invece che sia possibile andare a ballare, ma soltanto con il green pass. E dunque di seguire lo stesso protocollo già autorizzato per i banchetti seguenti alle cerimonie civili e religiose. Ma al momento questo non è stato accordato
Per questa fascia viene anche precisato il “superamento delle limitazioni orarie alla circolazione e alle attività”, fermo restando il rispetto degli obblighi sull’utilizzo delle mascherine e il “distanziamento per scongiurare gli assembramenti”
L’ipotesi di istituire un coprifuoco alle 24 è stata quindi definitivamente scartata mentre per le norme anti-assembramento, viene fatto sapere, ci sono già e verranno discrezionalmente applicate laddove serve
Inoltre, si precisa nel documento, “il riferimento per lo svolgimento delle attività è quello delle ‘Linee guida per la riapertura delle attività'”
Per quanto riguarda i vaccini, l’ipotesi su cui convergono le Regioni dopo il vertice di oggi, è quella di “garantire il vaccino a chi va in vacanza fuori regione per periodi lunghi, almeno dalle tre settimane in su”