“Nell’ultimo triennio il porto di Salerno ha assunto il ruolo di maglia nera della sicurezza, occorre quindi valutare l’alto rischio del rapporto attività-spazi. Tra la montagna e il mare in una striscia impossibilitata a recuperare, sono concentrate molteplici attività che con gli attracchi frequenti e la movimentazione continua delle merci determinano uno scenario caotico”.
“A nostro parere – conclude Langella – si dovrebbe valutare l’ipotesi di porto unico da Salerno a Napoli rivalutando porti intermedi come Castellammare e Torre Annunziata trasferendo qualche attività in modo da alleggerire il porto di Salerno: è l’unico modo per rendere più competitiva e certamente più sicura la portualità campana”, ha aggiunto Langella.