Rispettivamente, l’incidenza delle tre Regioni è di 13, 12 e 17 casi di coronavirus per 100mila abitanti. Per questi territori il livello di rischio è dunque basso e la pressione sugli ospedali si è ridotta notevolmente
Manca ancora del tempo, invece, per Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, che da due settimane sono scese sotto quota 50. Se i futuri dati confermeranno il trend in atto, per loro la zona bianca si spalancherà dal prossimo 7 giugno
Se l’andamento dei contagi rimarrà tale, il 14 giugno sarà la volta di Lombardia, Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna, provincia autonoma di Trento e Puglia. Il monitoraggio di domani, 28 maggio, segnalerà per loro il traguardo di meno 50 casi su 100mila abitanti per la prima settimana
Secondo l’elaborazione del sito Quotidiano Sanità, condotta sulla base del bollettino odierno, attualmente ci sono dodici Regioni e una provincia autonoma (quella di Trento) con dati da zona bianca. L’incidenza nazionale si attesterebbe a 46 casi ogni 100mila abitanti
LE REGOLE – L’accordo verrà recepito in un’ordinanza del ministero della Salute. Ma cosa prevede? Anzitutto il superamento del coprifuoco e la riapertura anticipata di attività economiche e sociali già in calendario per le altre zone
Dalle cerimonie di matrimonio ai parchi tematici, dai congressi alle piscine al chiuso, nessuna serranda – o quasi – dovrebbe restare abbassata nelle zone bianche. Confermate mascherine e distanziamento
DISCOTECHE – Rimane il nodo di discoteche e sale da ballo. Si discute sulla possibilità di riaprirle consentendo l’ingresso a chi è in possesso del Green pass, salvo l’applicazione di ulteriori provvedimenti anti-assembramento ritenuti necessari dalle Regioni
VACCINI – E infine c’è una nuova proposta dei governatori sottoposta all’attenzione del Commissario straordinario per l’emergenza Figliuolo, quella di “garantire dosi a chi va in vacanza fuori Regione per periodi lunghi, almeno dalle tre settimane in su”