A rendere una testimonianza di diretta della realtà amazzonica sono stati Juscelio Pantoja, coordinatore pedagogico del CAC, e Aurilene Silva, assistente sociale e
L’Istituto Comprensivo Castellabate già da diversi anni sostiene i progetti della Fondazione Magis, opera missionaria dei gesuiti, in diverse parti del mondo e quest’anno ha scelto di appoggiare il progetto di solidarietà “Sostegno a distanza” a favore dei bambini e ragazzi del CAC di Belém, che offre a circa 400 minori delle periferie urbane, delle comunità fluviali, delle comunità afrodiscendenti e delle popolazioni indigene, percorsi di formazione e di gioco all’insegna di una società più giusta, equa, inclusiva e rispettosa dell’ambiente.
«Come scuola ci sentiamo corresponsabili dell’educazione al volontariato e alla solidarietà – ha spiegato, nel suo intervento, il dirigente scolastico Gina Amoriello – Grazie a questo incontro sono stati messi a disposizione dei nostri ragazzi importanti semi di riflessione che possono aiutarli a riflettere sulla loro vita e su quella dei loro coetanei che vivono in contesti differenti».
Gli studenti cilentani hanno rivolto diverse domande agli educatori brasiliani per conoscere meglio i giochi, le tradizioni culturali e alimentari dei loro coetanei amazzonici. Tanti i punti di contatto e tante le differenze tra due realtà così lontane. A segnare un grande distacco tra le condizioni di vita nei due Paesi è stata anche l’attività didattica durante la fase più acuta della pandemia: i bambini dell’Amazzonia non hanno avuto quasi mai a disposizione collegamenti internet né materiali forniti dalle scuole. Il supporto del CAC si è rivelato prezioso, grazie a una consolidata rete di volontari, associazioni ed enti, per dotare i più piccoli di libri autoprodotti per attività ludiche e didattiche.