Anche ieri il patron della Lazio ha lavorato al dossier Salernitana con i propri legali, impegnati a confezionare una proposta d’uscita dal club campano dell’imprenditore capitolino entro il prossimo 25 giugno, in modo da evitare conflitti d’interesse.
Resta invece da definire la posizione del co-proprietario Marco Mezzaroma, il quale ha fatto sapere che riterrebbe l’obbligo di vendere la propria parte di quote una sorta di “esproprio” se non arrivasse un’offerta soddisfacente.
Per questo motivo riterrebbe una strada ragionevole quella di scendere al 49% con la contestuale uscita di scena di Claudio Lotito. Un nuovo azionista con un assetto blindato e forte rispetto a possibili scalate interne sarebbe la soluzione per proseguire nel club in cui Mezzaroma ha investito ingenti risorse economiche.
Uno scenario di questo tipo, secondo il CdS, potrebbe essere accolto favorevolmente anche dalla Federcalcio, che ha tempestivamente fatto sapere che non ci sarà spazio per soluzioni non evidentemente nette a prova di contenziosi.
Avvocati, commercialisti e notai della famiglia Lotito-Mezzaroma sono al lavoro. In testa c’è Gian Michele Gentile, consulente legale di Lotito. L’imprenditore romano incontrerà i rappresentanti di un fondo estero nei prossimi giorni. Peraltro, si sta dividendo tra la delicata faccenda multiproprietà e quella legata al futuro di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio.