Preoccupa, dopo la nuova fontana di lava dal cratere di sud-est dell’Etna, la nube eruttiva che ha raggiunto un’altezza di circa 6.500 metri sul livello del mare. Preoccupa sorattutto gli agricoltori per i danni provocati dalla cenere sulle colture, spiega Coldiretti Sicilia. I timori, oltre che per gli ortaggi, sono per gli eventuali problemi per gli alberi da frutto in fiore. E i disagi per chi è costretto alla pulizia straordinaria delle canalette di scolo, o alle pulizia delle strade rurali.
«Per pulire le strutture – ha spiegato Coldiretti Sicilia – serve tempo, acqua e quindi l’impiego massiccio di manodopera. Siamo di fronte a dei cambiamenti anche del vulcano e quindi bisogna avviare un nuovo sistema di interventi che salvaguardi anche gli imprenditori agricoli con norme celeri e ad hoc».
Nei giorni scorsi l’Ingv di Catania aveva confermato come sull’Etna sia presente la crescita dell’energia interna del vulcano che in meno di 18 ore ha ultimamente dato vita a diversi parossismi. L’ultimo, sempre dal Cratere di Sud-Est e sempre con la stessa spettacolare attività di fontana di lava, violenti boati, colata lavica ed emissione di una nube vulcanica. L’attività esplosiva resta al momento molto discontinua e variabile.
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