Un alto riconoscimento a quanti a vario titolo, sin dalla sua fondazione nel lontano 1910, si sono adoperati perché il Circolo assumesse i contorni è il significato di una magnifica realtà che onora Salerno
In oltre un secolo è stata palestra di tanti atleti che hanno raggiunto nelle gare in acqua in Italia e all’estero primati che inducono al meritato orgoglio
Alla parola di uso corrente ‘Nautico’ aggiungerei, punto di riferimento e di incontro la parola ‘Cultura’
Elencare le iniziative sportive e culturali programmate dal ‘Circolo canottieri Irno’ varrebbe persino a stancare il loquace Fabio.
Tanti le espressioni di stima di illustri ospiti a cominciare da Gabriele D’Annunzio per finire ai nostri giorni
Salerno, carente di spazi pubblici per confronto di idee, per convegni di vario argomento contare sull’ospitalità del Circolo.
A questa tematica ha inteso dare una grande spinta il presidente Gianni Ricco, recentemente rieletto.
Capeggia un consiglio direttivo che ha come obiettivo primario il raggiungimento degli antichi splendori
Particolare non trascurabile è il numero dei soci. Una realtà che parla la politica di genere del sodalizio.
Per quel che so, il Circolo Canottieri Irno, nonostante previsioni di non disinteressati negromanti, sta uscendo dal vicolo cieco delle finanze, per attestarsi nella prossima frase: “nulla più dobbiamo a nessuno”
La pandemia ha imposto regole restrittive per cui il Circolo ha conosciuto in alcuni periodi la chiusura forzata.
Ha riaperto osservando pedissequamente le regole del CTS sorbire “na tazzulella e’ cafè” sulla panoramica terrazza autorizza dire che il Circolo Canottieri Irno non ha nulla da invidiare ai più celebri circoli nautici di Napoli della penisola sorrentina di Genova di Venezia il merito è dei soci che lo rappresentano
di Enzo Todaro