“Il cuore di Jason Dupasquier ha cessato di battere”: lo ha comunicato l’ospedale Careggi di Firenze, secondo quando riferito dalla Federazione internazionale di motociclismo e dalla Dorna, organizzatrice del motomondiale. “Morte encefalica in seguito alle gravi lesioni cerebrali”, il decesso è avvenuto intorno alle 12.
“Siamo profondamente rattristati nell’annunciare la morte di Jason Dupasquier – scrive su twitter la MotoGp – A nome di tutta la famiglia MotoGP, inviamo il nostro affetto alla sua squadra, alla sua famiglia e ai suoi cari. Ci mancherai moltissimo, Jason. Guida in pace”.
L’incontro con i genitori
Jason ha anche riportato traumi e fratture in altre parti del corpo. I responsabili del centro traumatologico del nosocomio hanno incontrato i genitori del ragazzo. Philippe, il padre, è stato un pilota di motocross e Supermotard. I medici hanno voluto essere molto sinceri spiegando che le speranze di risveglio dal coma erano poche.
La dinamica dell’incidente
All’ultimo giro delle qualifiche di Moto3, ieri il giovane Dupasquier faceva parte di un gruppo di piloti lanciati alla ricerca del miglior tempo per un buon posto sulla griglia della domenica. Lasciandosi alle spalle la curva 9 avrebbe lasciato leggermente il gas – forse perché sorpreso da un sorpasso – per poi riprenderlo in una frazione di secondo: la manovra gli avrebbe fatto perdere il controllo della moto, che gli si è chiusa davanti proiettandolo in aria.
Dopo l’highside, la pesante caduta sull’asfalto e un primo – grave – trauma. Poi Jason è stato investito dagli altri due piloti, che non hanno potuto evitarlo. E’ rimasto sull’asfalto per più di mezz’ora, mentre i medici del circuito cercavano di rianimarlo: in quel momento ha cominciato a perdere moltissimo sangue, in stato di incoscienza è stato poi trasportato in elicottero al Careggi.
Il suo team non gareggia
Stamani il suo team (CarXspert PrustelGP) ha deciso di non prendere parte alla gara di Moto3 che è regolarmente partita. Al primo giro un impressionante incidente ha coinvolto 4 piloti all’altezza della curva Savelli: prima è caduto il 17enne turco Oncu, poi ha perso il controllo l’austriaco Kofler (19) trascinando nel capitombolo anche il romagnolo Migno (25) e lo spagnolo Tatay (18). I ragazzi non hanno riportato conseguenze preoccupanti.
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