Infine “Ti accolgo” vedrà i beneficiari impegnati in azioni di vigilanza, presidio, assistenza al pubblico. Le attività di pubblica utilità non potranno superare le 8 ore settimanali, che possono arrivare a 16, sulla base di un accordo preventivo tra le parti. Per alcune categorie di percettori è prevista l’esclusione dall’obbligo di partecipazione ai lavori di pubblica utilità.
In tali categorie rientrano: i soggetti che hanno compiuto 65 anni di età; chi frequenta un corso di studi; disabili; coloro che si prendono cura di minori di età inferiore a tre anni; donne in gravidanza; chi frequenta corsi di formazione per raggiungimento di diploma o qualifica; persone occupate con reddito pari a 8.145 euro per lavoratori dipendenti e di 4.800 euro per lavoro autonomo.
«A breve – afferma il sindaco Adamo Coppola – i primi 30 percettori di reddito di cittadinanza avranno occasione di rendersi utili per la propria Città svolgendo le mansioni che più siano attinenti alle proprie abilità e competenze. I tre progetti che gli uffici hanno predisposto riguardano mansioni pratiche, ma anche sociali e di vigilanza ai siti di interesse pubblico. Sono certo che sarà una bella esperienza per coloro che vi prenderanno parte».
«Dopo la sospensione legata alla fase acuta della pandemia – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Maria Giovanna D’Arienzo – abbiamo proceduto ad approvare in giunta tre progetti di utilità collettiva della durata di un anno. Come comune abbiamo fatto tutti gli atti necessari, ora attendiamo l’espletamento delle pratiche da parte degli altri uffici preposti per poterli attivare».
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