I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di un ingente quantitativo di concentrato di pomodoro di provenienza egiziana presso un’azienda dell’Agro Nocerino Sarnese, leader nel settore conserviero.
In particolare, il provvedimento ha interessato una partita di semilavorato di pomodoro di ben 821 tonnellate, del valore di circa un milione di euro.
Il materiale alimentare sequestrato sarebbe largamente interessato dalla contaminazione di pesticidi, presenti in misura maggiore a quanto normativamente consentito.
La merce era stoccata in migliaia di fusti metallici contenenti ognuno mediamente 250 kg di prodotto, in attesa di essere lavorata e confezionata, solitamente in barattoli e tubetti di diversi formati, per essere successivamente collocata sul mercato- prevalentemente estero- sempre come doppio o triplo concentrato di pomodoro.
L’ingente materiale sequestrato è ciò che residua di una partita di semilavorato ben più cospicua; infatti è stato accertato che già alcune centinaia di tonnellate sono state commercializzate in Paesi UE ed extra UE. Campioni del materiale in sequestro sono stati inviati per le analisi presso laboratori specializzati.
I titolari dell’azienda, i fratelli A.P. e A.D., sono stati denunciati sia per frode in commercio che per commercio di sostanze nocive. L’operazione “Scarlatto due” segue di poche settimane un’altra significativa attività investigativa, sempre nel settore conserviero, che ha visto il sequestro di migliaia di tonnellate di concentrato di pomodoro di provenienza estera, fraudolentemente inserito nel ciclo produttivo per realizzare conserve alimentari illecitamente commercializzate come “pomodoro 100% toscano”.