Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association Network Open, condotto dagli scienziati del Maccabi Institute for Research & Innovation, a Tel Aviv, in Israele, che hanno analizzato i dati relativi a 503.875 individui, considerando le vaccinazioni eseguite nel mese di gennaio e i tassi di infezione cumulativi nella coorte di indagine.
Il team, guidato da Gabriel Chodick, ha valutato il tasso di positività a Covid-19 nei soggetti che avevano ricevuto una sola dose del vaccino Pfizer dal 13esimo al 24esimo giorno successivi all’immunizzazione. Stando ai risultati del team, una sola iniezione era associata a un’efficacia del 51 per cento nel ridurre l’incidenza dell’infezione da SARS-CoV-2 nel periodo considerato, un valore paragonabile a quello ottenuto dalle sperimentazioni cliniche dei 12 giorni precedenti, stimato intorno al 52 per cento.
L’elevata efficacia, riportano gli autori, era coerente indipendentemente dall’età, dal genere, e dalla presenza comorbilità nei soggetti. “Questi risultati – sostengono i ricercatori – hanno importanti implicazioni per la salute pubblica globale e aprono nuovi orizzonti per il controllo della pandemia da Covid-19. Il nostro lavoro dimostra anche che è fondamentale spingere per accelerare le campagne di vaccinazione e ridurre la trasmissione di SARS-CoV-2”.
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