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Focolaio di “variante Delta” nel trvigiano: oltre cinquanta positivi

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Diagnosi, contact tracing e immediata messa in isolamento dei casi a rischio hanno “spento” il focolaio di variante indiana esploso nella comunità Sikh di Ormelle. Il cluster ha visto 54 persone positive al virus, di cui 31 in ambito lavorativo e 23 loro contatti. Tutto sarebbe partito dalla frequentazione di un lavoratore con un viaggiatore proveniente dall’India, dopodiché il virus si sarebbe propagato nella rete familiare e amicale.

Da giovedì scorso l’Ulss 2 ha testato 130 persone, tutti i contatti dei positivi sono stati messi in isolamento, così come i contagiati. Oltre un centinaio i soggetti raggiunti dal provvedimento. Nessun ricoverato tra loro e nessun passaggio del virus dai positivi (tutti non vaccinati) a loro contatti immunizzati. «La situazione sta rientrando» conferma il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, «abbiamo già le prime 17 persone del cluster di Ormelle che si sono negativizzate».

Allargando lo sguardo all’intera provincia di Treviso si contano ad oggi in tutto 862 infettati, di cui 35 intercettati ai Covid Point tra lunedì e martedì. Incoraggiante la situazione fra i 19 mila utenti e operatori dei centri servizi tra i quali Rsa, poli di salute mentale, dipendenze e minori: si registra un solo operatore, non immunizzato, positivo.

L’incidenza dei casi sul nostro territorio è pari a 20 ogni 100.000 abitanti mentre l’anno scolastico si è concluso con 23 classi interessate da provvedimenti: 14 in quarantena nel distretto di Treviso, 3 in quello di Pieve e 6 ad Asolo. Dal febbraio 2020 a oggi gli ospedali trevigiani hanno accolto per Covid 5.873 pazienti, stando al bollettino regionale i degenti attualmente curati per virus negli ospedali di Treviso, Vittorio e Montebelluna sono complessivamente 14, di cui uno in Terapia intensiva.

Fonte tribunatreviso

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