L’affronto già c’è stato. Anzi è stato doppio perché l’esclusione della Salernitana dalla prima e poi dalla seconda assemblea di Lega fa male per un club che ha meritato sul campo di stare attorno al tavolo. L’oltraggio sportivo, al di la di come finirà la vicenda si è già consumato. A livello nazionale la Salernitana è finita per colpe non sue nel tritacarne mediatico. Penne impazzite, a livello nazionale, sotto dettatura e vomitano fango sulla Salernitana parlando di provvedimenti, decisioni dure, atteggiamenti rigorosi nei confronti della Salernitana. Pur di colpire Lotito che ha una marea di colpe anche nella gestione di questa vicenda, non si risparmia Salerno e la Salernitana con articoli telecomandati che non tengono conto, neppure per un istante, che dietro questa proprietà c’è una città, una tifoseria, una squadra, un allenatore che meritano rispetto. Lotito e Mezzaroma avrebbero dovuto e potuto alzare qualche barriera ed anche la voce per rispondere a questi attacchi mediatici anche perché se da un lato non smetteremo mai di ringraziarli per quanto hanno fatto e per aver riportato Salerno in serie A dall’altro lato, se ci troviamo in queste condizioni è anche perché la soluzione al nodo multiproprietà andava cercata con convinzione e certezza molto prima del 10 maggio ben sapendo che in un mese e mezzo non si vende e non si compra neppure un garage. La multiproprietà non è mai stato un falso problema così come è sempre stato sbagliato rispondere a domanda precisa: ci occuperemo della cosa quando si presenterà il problema. Adesso il tempo stringe ed i giorni che dovevano essere scanditi dall’entusiasmo per il ritorno in A sono diventati i giorni delle tensioni, delle preoccupazioni e delle apprensioni. In città sono comparsi sia davanti allo stadio Arechi che sul ponte di Via Cacciatori dell’Irno striscioni eloquenti contro Lotito con tanto di invito a liberarla dalle catene della multiproprietà.
Nelle prossime ore Claudio Lotito e Marco Mezzaroma proveranno a trovare una soluzione: si incontreranno nella capitale come riporta “Il Mattino” per trovare definitivamente la quadra sulla cessione della Salernitana, accelerando con l’ausilio dei professionisti a cui si sono affidati (lo studio Chiomenti, importantissimo a livello mondiale) e degli avvocati di fiducia, con Gian Michele Gentile in testa.
La soluzione è la cessione e da giorni rumors sempre più insistenti parlano di imprenditori, ancora romani, che potrebbero subentrare al duo al timone della Salernitana. Ci auguriamo che si trovi una soluzione definitiva, netta e concreta per non condizionare, in negativo, il percorso della Salernitana in massima serie