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Variante Delta, Oms: «È pronta a scoppiare, ora non dobbiamo ripetere stessi errori»

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Quando i numeri della pandemia in Europa sembravano sembravano ormai il segno di un’imminente vittoria nella lotta contro il Covid-19, la variante Delta, ex variante indiana, inizia a risvegliare la preoccupazione degli esperti. A richiamare l’attenzione sul fenomeno è oggi l’Oms. «La nuova variante di preoccupazione Delta» di Sars-CoV-2, identificata per la prima volta in India, «mostra una maggiore trasmissibilità e una certa fuga immunitaria» ed è «pronta a prendere piede, mentre» ancora oggi «in molti tra le popolazioni vulnerabili di età superiore ai 60 anni rimangono non protetti» dal vaccino. Ha sottolineato Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, durante il consueto aggiornamento sulla situazione Covid nell’area.

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«Siamo stati già» in una fase simile «prima. Durante la scorsa estate, i casi sono gradualmente aumentati nelle fasce di età più giovani, per poi spostarsi in quelle più anziane, contribuendo a una devastante ripresa, a lockdown e perdite di vite umane, nell’autunno e nell’inverno del 2020. Non ripetiamo questo errore», ha avvertito Kluge.

MAGGIORE TRASMISSIBILITÀ – La variante Delta è caratterizzata da una doppia mutazione, E484Q e L425R, della proteina Spike. Proprio questa particolare “mutazione tandem” sarebbe alla base di una sua maggiore trasmissibilità. La variante B.1.671 è stata segnalata per la prima volta il 5 ottobre 2020 a Maharashtra, stato dell’India Centro-occidentale, conosciuto per la capitale Mumbai.

GRAN BRETAGNA – L’ex variante indiana sarebbe responsabile dell’impennata di casi di Covid nel Regno Unito che hanno raggiunto ieri le 7.540 unità, picco giornaliero degli ultimi 4 mesi. Ma la corsa ai vaccini, accelerata ulteriormente dal governo Johnson con l’inclusione degli over 25 e un record di 1 milione di prenotazioni nelle ultime 24 ore, sembra continuare a frenare l’impatto di questa minaccia sui contagi gravi: con non più di 6 morti in 24 ore e un numero di ricoverati in aumento contenuto fino a una somma di poco più di mille in tutti i reparti nazionali.

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