Sono circa 900mila le persone under 60 che hanno ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca e che, in base alle ultime disposizioni, avranno la seconda con una somministrazione di Pfizer o Moderna.
“I vaccini a base di vettori virali ci hanno consentito di abbassare enormemente, insieme a quelli Rna, i numeri dei morti e dei ricoveri – spiega Abrignani – e gli effetti collaterali sono rarissimi e comunque questo tipo di somministrazioni le abbiamo suggerite sopra i 60 anni. Ora per gli under 60 già vaccinati con AstraZeneca devono essere usati altri vaccini”.
E aggiunge: “Non è una sperimentazione. Sappiamo che si può e che si tratta di vaccini estremamente sicuri grazie a lavori già avviati all’estero. Stiamo cercando così di azzerare il rischio”
“Siamo passati dai 900 morti che avevamo a marzo ogni giorno a 50 e probabilmente scenderemo a 10 e, speriamo a zero, per i quattro vaccini che abbiamo – dice ancora Abrignani – Quindi il vaccino sta salvando gli italiani, ricordiamoci che abbiamo avuto 126mila morti.
Stiamo gestendo un’emergenza ed è normale che si prendano decisioni quando cambia lo scenario epidemiologico. Fino a pochissimi giorni fa io ricevevo migliaia di mail di persone che avevano fatto AstraZeneca alla prima dose e non volevano fare la seconda”.