“La strategia della vaccinazione eterologa – spiega l’istituto – è stata di recente sperimentata in almeno tre paesi Europei (Inghilterra, Spagna e Germania), con incoraggianti risultati in termini di immunogenicità. Anche osservazioni preliminari interne al nostro Istituto sembrano confermare la bontà di questo approccio”.
In quest’ottica lo Spallanzani, comunica la direzione, “sta avviando una valutazione della capacità dello schema vaccinale eterologo (prima dose AstraZeneca e seconda dose Pfizer o Moderna) di generare una risposta immunitaria adeguata, e un numero di eventi avversi comparabile con i migliori dati degli schemi vaccinali omologhi tradizionali. Il protocollo sarà sottoposto all’approvazione di Aifa nel corso dei prossimi giorni, e lo studio potrà avere inizio non appena sarà disponibile l’autorizzazione dell’Agenzia”.
L’isituto sottolinea che “questa iniziativa scientifica, avallata dalla Regione Lazio, vuole essere anche un modo per dare una risposta alle domande che si pone la popolazione, al fine di fornire una corretta e trasparente informazione ai cittadini, per sostenerne una decisione consapevole”. Nel gruppo di lavoro ci sono Andrea Antinori, Emanuele Nicastri, Enrico Girardi e Concetta Castilletti. “È un lavoro teso a creare nel Paese maggiore serenità e maggiore consapevolezza rispetto a una scelta del governo che si condivide” commenta il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia.