Morte 18enne, dubbi pm su mancata terapia in ospedale
Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni morta 9 giorni dopo avere ricevuto il vaccino AstraZeneca in un open day, fu dimessa dall’ospedale di Lavagna il 4 giugno con ancora le piastrine basse e solo dopo una notte di osservazione. Un particolare che fa pensare agli investigatori dei Nas, coordinati dai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme all’aggiunto Francesco Pinto, che i medici non le somministrarono alcuna terapia come invece previsto dai protocolli. Dalle linee guida Aifa pubblicate il 26 maggio, emerge che in caso di piastrinopenia dopo il vaccino i pazienti debbano essere trattati con immunoglobine e steroidi.
8 Commenti
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E so tutti professori a cose fatte… Ridicoli!
chiamate burloni, lopacco, galli e speranza, loro hanno affermato che i vaccini sono SICURI e non hanno MAI parlato di controindicazioni. Anzi se qualcuno ne parlava lo censuravano e lo chiamavano come sempre fanno i criminali ignoranti servi delle multinazionali: novax, complottista e negazionista.. Ecco il risultato, una diciottenne in buona salute, MORTA… poteva vivere benissimo senza questo vaccino.. e invece grazie agli “esperti” è morta, contenti?
purtroppo NON era in buona salute ma soffriva di una patologia importante… e dall’articolo si evince che più del vaccino ha influito il mancato protocollo dei medici dell’ospedale. Bisogna essere intellettualmente “corretti” nel commentare queste notizie.
FALSO, la mamma ha affermato che non soffriva di nessuna “patologia importante”. Aveva 18 anni e a quell’età questo “covid” non crea nessun problema, i vaccini sperimentali invece SI. OK?
Tutto merito della grande campagna di informazione messa in campo dai nostri media,che ha fatto leva sulla paura degli IGNORANTI. Vorrebbero far vaccinare anche i neonati per la loro avidità. Che bisogno c’era di vaccinare una 18enne senza nessuna patologia? I genitori si sono dimenticati della loro funzione?
ben detto, Salernitano. E aggiungiamo che in tutto questo viene imposto, in modo subdolo, un prodotto SPERIMENTALE.. per il quale se ci si ammala o si avranno danni, NESSUNO pagherà nulla, da nessun punto di vista… Purtroppo vedo che in tanti che si sono andati a vaccinare non lo sanno ancora.. alla faccia del consenso informato..
Tra quelli a cui ho chiesto, nessuno sapeva di questa sperimentazione e del fatto che sia i medici sia i produttori hanno uno scudo penale.. quindi per qualunque eventuale danno, il vaccinato si arrangia..
prima di sperimentare sulle cavie umane i vaccini,dovrebberero essere prescritte delle analisi ed accertamenti per verificare eventuali patologie.
luigi: certamente! nel mondo ideale in cui la vera scienza lavora per i popoli. in questo mondo invece hanno vietato le cure, proprio il ministro della salute. è peggio di un criminale di guerra.