LA PARTITA
Fuori per squalifica il tecnico De Riggi, Bianchini consegna a Guariglia, Galluccio, Malamisura, Melillo e Gheorghisor le divise dei titolari. I granata partono subito forte, non
avvertendo il peso specifico della gara, e al primo affondo rompono gli equilibri: Melillo segue l’azione in solitaria di Malamisura e sotto porta insacca il più comodo dei tap-in.
Il Padova prova a reagire subito ma i granata gestiscono senza difficoltà le sortite dei veneti, ai quali viene concessa solo l’evanescente statistica sul possesso palla. Al minuto otto i granata raddoppiano: Dariel lancia lungo Severino che di potenza butta giù la porta e corre ad esultare sotto la tribuna del PalaPizza.
La reazione dei biancoscudati arriva sui piedi di Papi che dalla distanza prova ad impensierire l’attento Guariglia: palla a lato di poco. A 8′ dalla prima sirena i granata potrebbero dilagare: fallo su Giaquinto a metà campo che guadagna il tiro libero; sulla sfera Melillo che si lascia però ipnotizzare dal pipelet avversario e colpisce il legno.
Nella ripresa l’Antenore alza i ritmi: al 1’ Locrati, a portiere battuto, cestina a lato.
Cinque minuti più tardi resta strozzato in gola l’urlo liberatorio di Zecchinato, che sottoporta viene murato dall’attenta retroguardia salernitana. Alla prima vera occasione gli uomini di Bianchini calano il tris: al 9’, infatti, Gheorghisor muove palla in un fazzoletto di campo e supera con la suola un avversario; il romeno serve in diagonale Melillo che sottorete beffa il portiere.
Due minuti più tardi Galluccio guadagna la copertina di giornata con un gol d’antologia: il sette corre tutto il campo palla al piede prima di concludere nell'angolino alto. I veneti sono frastornati: Gheorghisor sfrutta una disattenzione difensiva patavina per beffare il portiere con un pallonetto delizioso dall’out mancino e cala il pokerissimo.
Al 14’ fallo ingenuo di Dariel che, già ammonito, colpisce la caviglia di un avversario: l’arbitro estrae il doppio giallo e lo manda anzitempo negli spogliatoi. I padovani provano a riaprirla prima con Secchieri, che in diagonale trova la sfortunata deviazione di Gheorghisor, poi con Grieco, abile a concludere da posizione defilata, ma la marcatura di Guariglia, direttamente dalla porta di competenza, mette l’ipoteca sulla partita.
Riducono il parziale ma non cambiano l’inerzia della gara le marcature finali di Rizzi e Grieco, che mandano agli archivi la sfida. L’Alma vola in finale e può sognare uno scudetto che entrerebbe di diritto nella storia della città di Salerno.