Per questo la campagna di prevenzione dei tumori della pelle “SorrIDI al sole”, promossa dall’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma-Ircss in collaborazione con l’Idi-Farmaceutici, comprende anche le misure di protezione per coloro che hanno contratto il Covid-19 o che si sono sottoposti al vaccino
La raccomandazione è quella di proteggersi il più possibile attraverso filtri protettivi (come le creme solari) e di aspettare di essersi ristabiliti prima di esporsi al sole. “Sarebbe opportuno indicare un lasso di tempo di alcune settimane prima dell’esposizione solare”, ha dichiarato Luca Fania, dermatologo dell’Idi e coordinatore dell’ambulatorio Tumori cutanei non melanocitari. “Inoltre bisogna prendere il sole gradualmente, utilizzare creme ad alta protezione ed eventualmente associarle alla foto-protezione sistemica”
Le manifestazioni della pelle più frequenti causate dal contagio da Covid sono l’orticaria, un’eruzione simile a quella del morbillo o della varicella, geloni, livedo reticolare e vasculite
La somministrazione del vaccino, invece, potrebbe dare una reazione cutanea locale, con arrossamento e gonfiore del braccio all’altezza di dove è stata fatta l’iniezione. Alcuni sviluppano anche una sorta di eritema sul corpo
Tra le buone regole per tutti, i dermatologi dell’Idi ricordano l’importanza della protezione topica: la crema solare deve avere un fattore di protezione di almeno 30 o superiore e va applicato ogni volta che ci si espone ai raggi UV, anche quando si esce di casa
Come supporto alla crema solare, i dermatologi consigliano la protezione sistemica: cioè l’assunzione per via orale di vitamine, minerali, carotenoidi dotati di proprietà protettive e anticancerogene. Queste sostanze potenziano la protezione naturale contro gli effetti dannosi delle radiazioni UV, prevengono lo sviluppo del cancro e l’invecchiamento della pelle
Il fattore di rischio principale è l’esposizione prolungata alle radiazioni ultraviolette del sole o delle lampade artificiali. I tumori della pelle insorgono su aree cutanee cronicamente esposte come la regione testa-collo, il dorso delle mani e il busto
Secondo le stime dell’Associazione Italiana Registri Tumori, l’incidenza di queste neoplasie è aumentata del 10% all’anno, arrivando ad avere un carico di prevalenza paragonabile a quella di tutti i tumori considerati nel loro insieme
Questi tumori presentano una mortalità estremamente inferiore rispetto a quella del melanoma, se trascurati negli anni possono comportare complicazioni per il paziente
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