“Abbiamo deciso in queste settimane di farci guidare sempre dalla scienza”, ha detto il ministro, che però su una data possibile per la riapertura delle discoteche non si sbilancia.
“Abbiamo deciso in queste settimane di farci guidare sempre dalla scienza, dai nostri tecnici e dai nostri scienziati che ogni giorno si confrontano – ha detto parlando con i giornalisti -. A me sembra che sia la strada giusta e dobbiamo insistere su questo terreno. Oggi il Cts si confronterà sulla vicenda delle mascherine all’aperto e poi ci sarà un confronto anche su altri temi delicati”, come è appunto quello della ripresa delle sale da ballo.
“Dobbiamo continuare su questa strada”, ha ribadito. Dopo il parere del Comitato tecnico scientifico il governo potrebbe intervenire con un nuovo decreto Covid, oppure il ministero della Salute emanerà un’ordinanza.
In realtà il tema riapertura delle discoteche non è all’ordine del giorno al momento, ma la questione potrebbe essere affrontata più avanti, in un incontro successivo. Il governatore del Veneto Luca Zaia lancia un appello al governo, affinché le discoteche possano riprendere l’attività da luglio, perché “Sono il modo migliore per limitare gli assembramenti”, che potrebbero verificarsi in particolare nelle piazze e nelle spiagge. “Abbiamo la certezza che le discoteche apriranno – ha aggiunto – facciamo in modo di non aprire quando saranno già morte. Se aspettiamo un altro po’ ci sarà un disastro per un intero settore economico”.
“Oggi questi titolari di discoteca sono dimenticati – ha proseguito il governatore – e oggi vediamo cosa accade nelle piazze che ci dicono che in discoteca si è più sicuri, hanno ragione e sono vicino a tutti coloro che lavorano nel mondo della notte ed è ora che il Governo metta mano a queste aperture, giovedì sarò a Roma e ne parlerò ancora”.
Quel che è certo è invece che oggi il Cts, su richiesta del presidente del Consiglio Draghi, darà un parere sull’uso delle mascherine, che potrebbero essere abbandonate presto, già dal prossimo 28 giugno, o al più tardi da lunedì 5 luglio, dopo i dati del monitoraggio settimanale dell’Iss di venerdì 2 giugno.
Tra i nodi ancora da sciogliere c’è l’uso dei dispositivi di protezione per i vaccinati nei luoghi al chiuso, questione su cui si era già espresso il sottosegretario alla Salute Sileri: “Rimarrà l’obbligo al chiuso, ma in luogo in cui sono presenti tutte persone vaccinate la mascherina potrà essere tolta”, aveva detto. Sulla stessa scia il coordinatore del Cts Franco Locatelli: “Se si ha a che fare con persone che hanno completato il ciclo di vaccinazione e non presentano particolari fragilità, l’eliminazione della mascherina è qualcosa che potrà essere considerato”.
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