Numeri da capogiro, che dimostrano quanto il settore della Logistica e dei Trasporti si stia confermando come il traino non solo dell’economia dell’intero Paese ma anche di un senso di ripresa psicologica generale. È del 357,2% infatti l’aumento dei chilometri percorsi dai mezzi pesanti nel mese di maggio 2021 rispetto allo stesso mese del 2020 in piena pandemia. Un numero che non deve però trarre in inganno. Nonostante le chiusure, c’è da evidenziare che i trasporti di beni e merci non si sono mai fermati, nemmeno durante il tremendo periodo di lockdown.
Un dato incoraggiante, ben accolto anche dall’amministratore delegato di Smet, Domenico De Rosa: “L’Autotrasporto si conferma vettore naturale della ripresa economica e della ripartenza del nostro Paese – ha affermato il presidente della commissione Autostrade del Mare di Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, che poi continua esponendo altri dati – Nel giorno medio di riferimento, il traffico dei veicoli pesanti è aumentato del 204%, mentre quello dei veicoli leggeri è cresciuto del 25%. Questo chiarisce ancora una volta che senza un trasporto efficiente ed efficace non può esistere alcuna ripresa economica”.
Numeri significativi, che giungono a pochi giorni dalla tre giorni di Alis, prevista a Sorrento dall’1 al 3 luglio prossimi. Tanti i temi al centro del dibattito: dalla Green alla Blue Economy fino al tema della sostenibilità.
“Alis è l’associazione per la sostenibilità – sostiene con forza De Rosa – Con un anticipo di anni rispetto al Ministero, l’Associazione presieduta da Guido Grimaldi, ha messo nel proprio nome la parola sostenibilità. Crediamo che essere sostenibili, fare politiche industriali ecocompatibili sia un’opportunità e motivo reddituale importante. Fare del bene a noi e al nostro pianeta conviene”.
Ma è sempre giusto parlare di ripartenza per un settore come quello della Logistica e dei Trasporti che non si è mai veramente fermato?
“La ripartenza, da un punto di vista psicologico, è in atto e non è in dubbio – conclude il Ceo di Smet – Il 2020 ha messo in evidenza tutte le debolezze di un sistema economico e sociale fragile. Da un punto di vista industriale devo però ammettere invece che non si può parlare di ripartenza dato che non ci siamo mai fermati. Penso che umanamente abbiamo fatto anche più di quel che era possibile fare”.
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