Il Seabin, letteralmente “cestino rifiuti del mare” nasce nel 2014 partendo dal basso, dalla volontà di un gruppo di giovani australiani, amanti del surf, nuoto, immersioni, spinti dalla passione per l’oceano e dalla consapevolezza che la cattiva gestione dei rifiuti li stava uccidendo. Essi lanciano la Seabin Projectfoundation for cleaneroceans, attivando una vera e propria comunità, programmi di istruzione, raccolta di dati, ricerca scientifica e tecnologica, attività educative, con un solo obiettivo: avere oceani privi di inquinamento per le future generazioni.
L’innovativo sistema tecnologico viene ideato da LifeGate nell’ambito del progetto PlasticLess®.
Una volta installato, il Seabin si muove su e giù con la portata della marea raccogliendo tutti i detriti marini. L’acqua viene aspirata dalla superficie con una pompa sommergibile in grado di trattare 25.000 litri all’ora e passa attraverso un sacchetto di raccolta. L’acqua viene quindi pompata nuovamente nella marina lasciando i detriti marini intrappolati all’interno della sacca di cattura per essere riciclati o inviati a una struttura di gestione dei rifiuti.
I nuovi dispositivi sono stati immersi indue punti del marina, con la parte superiore al livello della superficie dell’acqua, e sono in grado di funzionare 24 ore al giorno, raccogliendo molti più detriti in galleggiamento, soprattutto plastici, di quanto sia possibile con una raccolta manuale.
“Proseguiamo lungo la direzione che abbiamo tracciato fin dall’inizio” – ha commentato la Marina Manager Anna Cannavacciuolo – La motivazione per la tutela dell’ambiente marino fa parte del nostro DNA e siamo certi di condividerla con tutti gli appassionati della nautica che decidono di scegliere Marina d’Arechi per la propria imbarcazione. Siamo sempre alla ricerca di tecnologie innovative che ci supportino nel percorso di cura della salute dei nostri mari e del nostro territorio. E Seabin è sicuramente una di queste”.