L’iniziativa si inquadra all’interno delle celebrazioni per i 60 anni delle Arti Grafiche e in particolare del progetto di trasformazione in opere d’arte degli scarti di produzione dell’industria grafica della famiglia Boccia. “Dagli scarti all’arte” è infatti il nome dell’esperimento culturale che si propone di superare il concetto di economia circolare conferendo nuova vita ai materiali di consumo in una logica di riciclo con alto valore aggiunto. Nasce così, negli spazi delle Arti Grafiche, un museo aperto alla cittadinanza e ai turisti alimentato da un laboratorio diretto da Vavuso in collaborazione con tutti gli artisti desiderosi di cimentarsi con il tema.
L’opera destinata a “Salerno Letteratura” è formata da copie di giornali di prima tiratura (e quindi scartate) lavorate e plasmate in forme particolari e cristallizzate. Al centro due libri, anch’essi cristallizzati, uno aperto e l’altro chiuso come simbolo di una scelta: alimentarsi con la lettura e progredire o rifiutarla per abbandonarsi all’ignoranza. Su tutti i componenti sono conficcate chiavi rosse per dire che i giornali e i libri, portatori di cultura, sono a nostra disposizione e sta a noi decidere se farne uso o meno. Anche se sono tante le chiavi rosse conficcate nell’opera, il titolo è declinato al singolare – La chiave rossa – perché accanto ai singoli è l’intera società che deve concorrere all’obiettivo di raggiungere e diffondere la conoscenza.
Pierino presenterà il suo libro e finalmente spiegherà perché ha organizzato l’incontro con il camorrista per lo smaltimento dei rifiuti……
Attendiamo ansiosi di conoscere la verità…