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Il virologo Bruno Tozzi: “Migliorare la ricerca è una missione improrogabile”

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Il traguardo sembra essere stato raggiunto. Con l’inaugurazione della zona bianca estesa quasi in tutte Italia, cittadini e operatori sanitari rivolgono lo sguardo verso un futuro di speranze. “Bisogna evitare passi falsi per scongiurare il ritorno e l’attacco delle nuove varianti”, commenta con fermezza il virologo Bruno Tozzi, “migliorare la ricerca è una missione improrogabile”. Lo scrive Le Cronache.  Quali novità ai primordi della “zona bianca”?

“La zona bianca è sicuramente motivo di sollievo per i cittadini affaticati dall’anno trascorso tra rimandi e ritardi organizzativi. Qui a Salerno stiamo procedendo a ritmo serrato nella somministrazione del vaccino.” Le istituzioni non devono mollare la presa. Quale programma consiglia di portare avanti? Una considerazione che vorrei fare è rivolta all’Istituto superiore della Sanità e al Ministero della Salute.

Faccio appello a loro perché continuino il programma di ricerca e simultaneamente dispongano al pubblico nuovi centri vaccinali per incrementare il numero delle somministrazioni. In secondo luogo, bisogna atti vare e implementare il tracciamento e a finire il sequenziamento delle varianti.

Queste tre componenti saranno poi suffragate da nuovi test per disporre delle informazioni necessarie per rinvenire alle ulteriori mutazioni. Di fatto, la popolazione seppur vaccinata risulta ancora a rischio. I notiziari dichiarano che focolai infetti dalla variante “delta”, di cui sono note già tre varianti a sua volte, hanno preso misure cautelari preventive già in Lombardia e in Puglia.” Sembra che non sia il momento giusto per azzardare.

Come comportarsi per evitare la ricaduta? “Il rischio è certamente minore, ma è ancora presente. Dovendo riassumere sono ancora da evitare le serate in discoteca e i maxi-assembramenti nella stagione estiva. L’unica proposta che ritengo necessaria sta nel continuare ad indossare la mascherina, bene ha fatto il Governatore De Luca per la Campania.”

Come commenta il cam bio programma per gli under 60 che dovranno sottoporsi ad un vaccino diverso dalla seconda prima dose di AstraZeneca? “Studi condotti in Spagna e in Inghilterra su un campione esiguo di circa 600 soggetti confermano che non dovrebbero esserci problemi. L’unico effetto collaterale che viene segnalato risulta essere una risposta immunitaria maggiormente aggressiva. È necessario che la ricerca faccia progressi sul territorio ed elabori delle analisi dettagliate dei mutamenti delle varianti, solo così potremmo avere risposte più certe.”

 

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