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FIGC: “Non c’è indipendenza economica rispetto ai disponenti”

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I dubbi sono diventati una vera e propria bocciatura. Per la Federcalcio il Trust approntato da Lotito e Mezzaroma per uscire dal vicolo cieco della doppia proprietà – Lazio e Salernitana – in serie A, non va bene. O meglio, cosi non va bene. I punti critici sono almeno tre, ma ci sono due parole chiave che hanno provocato la decisione: mancata indipendenza. Lo scrive la Gazzetta.it.

In particolare gli incroci riguardano le regole che legano i due trustee, le figure chiave dell’operazione, ai cosiddetti “guardiani” della proprietà e soprattutto all’amministratore delegato, il generale della guardia di Finanza Ugo Marchetti (che Lotito aveva candidato nel 2017 alla presidenza della Lega), nominato dalla vecchia proprietà. Insomma, un problema di persone e di impalcatura generale dell’operazione. Ma c’è un altro tema: il trust con i due trustee navigherebbe senza in risorse in mare aperto, cioè nel piano si prevede una dotazione economica minima.

Uno scenario che renderebbe inevitabile un rapporto di “dipendenza economica” fra i due trustee e la vecchia proprietà. Non è realistico, per i legali incaricati di stilare la relazione, pensare che la sola rata dei diritti televisivi possa garantire l’autonomia necessaria per i sei mesi previsti per trovare un compratore.

Nella relazione si legge quindi che “in virtù del processo di scelta delle persone componenti del trust e delle regole previste nella gestione dello stesso” si ritiene che la soluzione prospettata “non sia un vero e proprio ‘blind trust’. È che “non è stata assicurata indipendenza economica al trust rispetto alle società disponenti”.

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