Variante Delta, nuovo record di casi in Regno Unito da gennaio: quasi 23mila. Preoccupano i 60mila spettatori previsti a Wembley
Solo ieri il Regno Unito ha registrato 22,868 nuovi contagi e 3 decessi, per il 95% causati dalla variante Delta, divenuta la dominante dopo Alpha (la cosiddetta ‘variante inglese’ identificata a settembre 2020) che ha provocato 274,410 contagi, e la Beta, identifica in Sudafrica e sequenziata per la prima volta in Regno Unito a dicembre 2020, responsabile di 1053 casi. La variante Delta ha contagiato un totale di 111,157 britannici. Al 21 giugno scorso sui 92,029 casi ricoveri in terapia intensiva per via di Delta (di cui solo 9571 tra pazienti sotto i 50 anni) oltre la metà dei pazienti ( 53822) non erano stati vaccinati ( 52.846 casi sopra i 50anni) mentre 13,715 persone sono finite in ospedale dopo 21 giorni dalla prima dose, 7,235 avevano ricevuto anche il richiamo.
I vaccini sono efficaci, ma non sono tutti uguali – Per quel che riguarda i contagi, i vaccini hanno il 10% in meno di efficacia contro la variante Delta rispetto ad Alpha (79% contro l’89%). Le due iniezioni di vaccino offrono però percentuali di efficacia superiore contro le ospedalizzazioni, con una protezione del 93% nel caso di Alpha e del 96% contro la variante Delta. Le statistiche di PHE e la MRC Biostatistics Unit dell’Università di Cambridge calcolano anche che il programma vaccinale contro il coronavirus sia stato in grado di prevenire 7,2 milioni di infezioni e 27mila morti solo in Inghilterra.
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