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Covid. Previsione Oms su IV ondata autunno pregiudica programmazione cinema e teatri

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Le tre condizioni per il verificarsi di una “nuova ondata di decessi ed eccesso di pressione ospedaliera dovuta al Covid-19 prima dell’autunno” ci sono tutte. Si tratta di “nuove varianti, copertura vaccinale insufficiente e aumento dei contatti sociali“. E’ quanto dichiarato da Hans Kluge, direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per l’Europa nel corso di una conferenza stampa. Secondo Kluge “ci sarà una nuova ondata nella regione europea“, ma non solo. Entro agosto la variante Delta sarò dominante in Europa. La sua diffusione sta già portando ad un aumento di ricoveri e decessi perché la copertura vaccinale è insufficiente in maniera “inaccettabile“.

“Vediamo molti Paesi fare bene ma la verità è che la copertura vaccinale media nella regione è solo del 24% e la cosa più grave è che metà dei nostri anziani e il 40% del nostro personale sanitario è ancora senza protezione”, ha detto Kluge, “questo è inaccettabile ed è lontano dalla copertura vaccinale raccomandata pari all’80% della popolazione“. “Con questi numeri, la pandemia non è in alcun modo finita e sarebbe molto sbagliato per chiunque – cittadini e autorità – considerarla tale“, ha aggiunto il funzionario dell’Oms.

Per dieci settimane consecutive i dati dei contagi da Covid-19 sono diminuiti, ma ora stanno nuovamente aumentando in Europa, facendo palesare il fantasma di una nuova ondata, ha spiegato ancora Kluge, secondo il quale “ci sarà una nuova ondata nella regione, a meno che non rimaniamo disciplinati”. “La settimana scorsa il numero dei casi è cresciuto del 10%, trainato dalla crescita di contatti sociali, viaggi e raduni e dall’allentarsi delle restrizioni sociali e questo sta avvenendo nel contesto di una situazione in rapida evoluzione”, ha avvertito Kluge, “a fronte di una variante di preoccupazione, la Delta, nonostante gli sforzi dei governi, milioni di persone rimangono non vaccinate”.

Entro agosto, quando la variante Delta, secondo l’Oms, sarà dominante in Europa, “la popolazione europea non sarà completamente immunizzata, con il 63% delle persone ancora in attesa della prima dose, e ad agosto la regione europea sarà ancora per lo più libera da restrizioni, con l’aumento di viaggi e raduni“.

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