“Nel decreto Sostegni 2 le forze di maggioranza stanno lavorando su una norma che permetta di spalmare l’accumulo di rate che si è prodotto e che dovrebbe esser pagato entro il 2 agosto”, ha detto Castelli a Sorrento, all’evento Alis
Castelli, a proposito della rottamazione delle cartelle 2020, ha aggiunto: “Stiamo ipotizzando di spalmare il più possibile queste rate, su più mesi“, per permettere alle persone “in maniera più agevole” di effettuare i pagamenti delle tasse
Riguardo ai tempi, la viceministra ha spiegato: “Il decreto andrà in Aula (alla Camera, ndr) entro il 9 luglio, quindi penso che, già nella giornata di martedì, saremo in grado di annunciarlo”
Nei giorni scorsi era stato deciso di prorogare il blocco dell’invio delle cartelle esattoriali fino al 31 agosto, ma era rimasto l’obbligo di versare le rate 2020 della pace fiscale (quattro della rottamazione-ter e due del saldo e stralcio) entro il 2 agosto
Sono circa 60 milioni le cartelle che si sono accumulate dal primo lockdown di marzo 2020 e che, con il blocco degli invii, sono ferme in mano dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader)
Gli invii ai contribuenti, se non ci saranno altri slittamenti, riprenderanno il primo settembre 2021. Ma resta da capire come evitare l’effetto “valanga” su chi dovrà pagare, considerando che andranno gestite anche le notifiche dei mesi successivi
Nel provvedimento del governo dei giorni scorsi è stato anche deciso di far slittare al 30 settembre il termine ultimo per i versamenti a carico dei contribuenti che, prima del lockdown di marzo 2020, avevano già ricevuto una cartella e che quindi devono saldare l’importo (o per intero o di alcune rate). Anche in questo caso, però, si pone il problema delle rate accumulate e il governo starebbe cercando di trovare una soluzione per diluirle su più tempo: il nodo è sempre sulle coperture finanziarie da reperire
Dal pacchetto dei rinvii, quindi, è rimasta fuori la scadenza del 2 agosto delle rate 2020 della pace fiscale. Ora la viceministra Castelli ha aperto alla possibilità “di spalmare l’accumulo di rate”
La norma, come spiegato dalla viceministra, dovrebbe finire nel decreto Sostegni bis: la conversione dovrà essere approvata entro il 24 luglio, quindi c’è ancora tempo per un emendamento che modifichi i termini. Anche in questo caso, bisogna far quadrare i conti e le verifiche si concentreranno sulle possibili coperture
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