La Piattaforma nazionale digital green certificate, questo il nome ufficiale del Green Pass, è regolamentata da un Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha definito le modalità di rilascio
Il decreto specifica poi che le “certificazioni verdi Covid-19, rilasciate in conformità al diritto vigente negli Stati membri dell’Unione europea, sono riconosciute come equivalenti a quelle rilasciate in ambito nazionale, se conformi ai criteri definiti con circolare del ministero della Salute”. Con la firma del Dpcm si realizzano le condizioni per l’operatività del Regolamento Ue sul green pass, che a partire dal 1° luglio garantisce la piena interoperabilità delle certificazioni digitali di tutti i Paesi dell’Unione
COME AVERLO – Il green pass si ottiene a 14 giorni dalla prima dose di un vaccino AstraZeneca, Pfizer o Moderna. Il governo sta però valutando se modificare questo requisito in modo da rilasciare il documento solo dopo la seconda dose, a causa della preoccupazione per la variante Delta. In caso di vaccinazione Johnson&Johnson il problema non sussiste perché è monodose. Il certificato si può ottenere anche essendo in possesso di un tampone molecolare o antigenico con esito negativo nelle 48 ore precedenti o, per sei mesi, dopo la guarigione
COME SI SCARICA – Le certificazioni verdi Covid-19 sono a disposizione dei cittadini attraverso i seguenti strumenti digitali: sito web dedicato, sia attraverso accesso con identità digitale sia con autenticazione a più fattori; Fascicolo Sanitario Elettronico; App Immuni; App IO; Sistema TS, per il tramite di operatori sanitari autorizzati
Il green pass contiene un QR Code che ne verifica autenticità e validità: a tutela dei dati personali andrà mostrato soltanto al personale preposto per legge ai controlli
È possibile ottenere il green pass anche in formato cartaceo. I documenti possono essere richiesti al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia, utilizzando la propria tessera sanitaria
Tutti i tipi di pass rilasciati (vaccinazione, guarigione, test negativo) riportano i seguenti dati: cognome e nome; data di nascita; malattia o agente bersaglio: Covid; struttura che ha rilasciato il certificato e identificativo univoco del certificato
Per quanto riguarda la certificazione di avvenuta vaccinazione, riporta le seguenti informazioni: tipo di vaccino somministrato; denominazione del vaccino; produttore o titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino; numero della dose effettuata e numero totale di dosi previste per l’intestatario del certificato; data dell’ultima somministrazione effettuata e Stato membro in cui è stata effettuata la vaccinazione
La certificazione di avvenuta guarigione dal Covid-19, invece, riporta le seguenti informazioni: data del primo test molecolare positivo; Stato membro che ha effettuato il primo test molecolare positivo; data emissione certificato verde Covid-19 e data scadenza certificato verde Covid-19
La piattaforma nazionale, infine, rilascia la certificazione verde Covid-19 di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo che riporta le seguenti informazioni: tipologia di test effettuato; denominazione del test; produttore del test; data e ora del prelievo del campione per il test; data, orario e risultato del test; Stato membro in cui è stato effettuato il test
GREEN PASS ANCHE PER I BAMBINI – Anche i bambini possono ottenere il green pass, visto che l’Ema ha dato il via libera all’uso del vaccino BioNTech Pfizer per i bambini di età compresa tra 12 e 15 anni. I bambini possono inoltre ottenere un tampone negativo o un certificato di guarigione. I bambini sotto i 6 anni di età sono esentati anche dai tamponi. Dai 6 anni in su, invece, bisognerà avere il tampone negativo o la certificazione di avvenuta guarigione. L’età minima per la richiesta della documentazione è due anni
QUANDO SERVE – Il green pass potrà essere richiesto in alcune situazioni. Il dpcm sul green pass autorizza il controllo del certificato da parte delle forze dell’ordine e dei pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni. Potrà verificare il certificato anche il personale delle compagnie aeree, marittime o dei trasporti. Nel caso di eventi artistici e di intrattenimento (concerti, spettacoli, ecc.), sportivi, o banchetti di nozze, avranno diritto a controllare la documentazione i gestori dei locali pubblici o dei luoghi dove si svolgono questi eventi
Il certificato è necessario per spostarsi verso regioni arancioni o rosse, anche se al momento in Italia non ce ne sono
Il green pass è necessario poi per far visita agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali e in tutte quelle strutture che offrono prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali
Per partecipare al banchetto di un matrimonio servirà il green pass, anche se il ricevimento si svolge all’aperto
VIAGGI ALL’ESTERO – Il pass europeo (che è ottenibile in quanto il green pass italiano è interoperabile) renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen, evitando per esempio a chi lo presenta la quarantena obbligatoria
Per recarsi in un Paese europeo non basta però aver effettuato una sola dose di vaccino. Per spostarsi nei Paesi Ue e in area Schengen è necessario aver effettuato da almeno 14 giorni la seconda dose di AstraZeneca, Pfizer o Moderna o l’unica somministrazione di J&J
SPETTACOLI E CONCERTI – I gestori e organizzatori di spettacoli e concerti potranno richiedere, come stabilito dal dpcm green pass, di mostrare il certificato. Al momento però la questione non è ancora stata regolamentata, quindi allo stato attuale non è dato sapere se o in quali occasioni il green pass sarà obbligatorio per accedere a questi eventi
L’Unione Europea intanto sta incitando gli Stati membri ad accordarsi per adoperare il documento per garantire in sicurezza l’ingresso a concerti, festival, teatri e ristoranti
DISCOTECHE – Resta il nodo delle discoteche: in Italia non c’è ancora una data definitiva per la riapertura e non è ancora certo se servirà presentare il green pass per entrare, anche se la linea del governo sembra andare in questa direzione
Il sottosegretario alla salute Costa ha spiegato che nel caso di manifestazioni sportive, in particolare per le partite di calcio, molto probabilmente sarà richiesta la presentazione della certificazione per accedere agli impianti
IL RISCHIO CYBERCRIME – Sul green pass c’è il rischio cybercrimine: secondo l’allarme degli esperti di cybersicurezza le informazioni personali contenute nel QR code del certificato potrebbero essere usate per attacchi mirati e furti d’identità. Inoltre, la polizia postale ha segnalato la circolazione di falsi messaggi WhatsApp che invitano a scaricare falsi green pass inserendo i propri dati
Il consiglio è di non condividere il Qr code se non necessario, evitare sempre l’apertura automatica di una pagina dal QR code e accertarsi che il QR code arrivi da una fonte accreditata
PROBLEMI CON VACCINAZIONE ETEROLOGA – Un’altra criticità emersa negli ultimi giorni riguarda il green pass per chi ha effettuato una vaccinazione eterologa, permessa a partire dal 13 giugno. C’è chi, pur avendo completato il ciclo, ha ottenuto un certificato che registra una sola dose. Il ministero della Salute ha fatto sapere che “il problema è in via di risoluzione”. Secondo il ministero, stanno provvedendo le Regioni