Dal punto di vista della “continuità aziendale”, la Salernitana parteciperà al prossimo campionato di Serie A in quanto il “Trust Salernitana 2021”, presentato alla Figc, ha definito, attraverso la presentazione di progetti di bilancio alla data del prossimo 30 dicembre 2021 l’indipendenza economica del club granata.
La partecipazione dei granata in massima serie determinerà un positivo impatto economico, che rileverà un miglioramento della “continuità aziendale” del club, ed uno sviluppo della valutazione del “brand” del cavalluccio. Il “costo di gestione” dei prossimi sei mesi, dovrebbe essere quantificato, per un valore determinato tra i 19 e 27 mln di euro.
Tali valori prendono a riferimento il “costo di gestione annuale” della Salernitana in Serie A , che dovrebbe determinarsi in un valore oscillante tra i 38 ed i 55 mln di euro. Gli importi di cui sopra, risultano essere la media dei “costi fissi di gestione” di società di calcio (Brescia, Cagliari, Lecce, Parma, Spal, Udinese e Verona) similari al club granata, che hanno partecipato agli ultimi due campionati di massima serie.
In percentuale, il “valore dei costi”, risulta diviso come segue: salari e stipendi 46,9%, ammortamenti 14,2%, costi operativi 34,1%, oneri cessione calciatori 0,8%, imposte 1,7%.
Il valore dei “ricavi di esercizio” potranno variare invece tra i 45 ed i 49 mln di euro. La divisione dei “ricavi” risulta essere la seguente: ricavi da stadio 8%, ricavi diritti tv 31%, ricavi da sponsor 26,9%, altri ricavi 22,5%, cessione calciatori 11,5%.
Per il club granata, alla data del prossimo 30 giugno 2022,(termine del campionato di serie A 2021/2022), i valori di bilancio più significativi, risulteranno essere i seguenti:
- ricavi da stadio (+1,9 mln euro);
- ricavi diritti tv (+21,7 mln);
- valore della produzione (+23,2 mln);
- costo del lavoro (+9,5 mln);
- costo della produzione (+17,6 mln);
- utile esercizio (+2,5 mln). (Fonte Calcio Report 2020)
Altro aspetto aziendale da verificare, riguarda la valutazione del club da parte del “trust”, alla data del 30 giugno 2021. In tema di valutazione del club di calcio, sarà essenziale verificare i seguenti “parametri di riferimento”: valutazione brand societario, rimborso aumenti di capitale e soci finanziamento, valutazione parco calciatori di proprietà, valutazione settore giovanile, valutazione crediti e passività aziendali, valutazione di centri sportivi di proprietà e “contributi Lega in caso di promozione e/o retrocessione”, simulazione di bilancio d’esercizio , alla data successiva della rimozione del controllo diretto e/o indiretto della società.
Indipendenza economica del club granata, per mettere “in fuori gioco” la multiproprietà!!
Antonio Sanges – Dottore Commercialista
Quindi si evince che l’offerta del dott Raddrizzano è congrua, quindi l’accettasse
Ci meravigliamo alquanto che cotanta scienza giuridico-finanziaria non sia stata consultata….
Non capisce un cazzo e lo fate parlare……..mah
la Salernitana è una “scatola vuota”. Parco giocatori esiguo, settore giovanile inesistente, bass valore del “brand”, nessun patrimonio immobiliare, beni immateriali (marchio del “cavalluccio”) di scarso valore. Dal punto di vista patrimoniale la valutazione è molto al di sotto delle cifre sparate da Lotito. Dal punto di vista reddituale è arcinoto che il conto economico è stato, negli anni passati, “aggiustato” con allegre plusvalenze. In pratica, come quasi tutte le squadre di calcio, non produce utili, ma perdite. La fine della gestione “multiproprietaria” metterà a nudo i problemi tecnici, economici e finanziari della Salernitana. Occorre una rifondazione attraverso investimenti importanti da parte del nuovo proprietario (se ci sarà), che non sarà disposto a svenarsi per l’acquisto della suddetta “scatola vuota”.