Intanto sono 34.471, il terzo picco più alto da metà gennaio dopo gli oltre 35mila e 37mila censiti il 6 e il 7 luglio, i nuovi casi giornalieri di Covid in Gran Bretagna, alimentati ormai sull’isola al 99% dalla variante Delta importata dall’India. Lo certificano, su 1,1 milione di tamponi, i dati ufficiali diffusi dal governo.
E’ comunque arrivata la conferma da parte del primo ministro Johnson, in un briefing da Downing Street, della fine delle residue restrizioni imposte per legge nel Paese a partire dal 19 luglio, anche se con un rinnovato appello alla “cautela” e alla responsabilità individuale di fronte a una minaccia, quella della pandemia, che – ha rimarcato il premier – non è ancora alle spalle.
L’effetto attribuito ai vaccini (con quasi 81 milioni di dosi ormai somministrate nel Paese) continua del resto a mantenere per ora a livelli più bassi – in attesa di verificare gli allarmi sulle potenziali conseguenze degli affollamenti consentiti in occasione delle semifinali e della finale di Wembley degli Europei di calcio – sia l’incremento dei ricoveri sia soprattutto quello dei morti: i quali ultimi ridiscendono anzi nelle ultime 24 ore a non più di 6 contro i 26 registrati domenica, seppure sullo sfondo di un dato alleggerito il lunedì dal tradizionale ritardo di parte dei dati statistici riferiti al weekend.