L’emendamento approvato stanzia un fondo di 60 milioni per le imprese che organizzano feste di matrimonio
Di questi, 10 milioni sono destinati al settore dell’intrattenimento e altri 10 a quello degli hotel, ristoranti e catering
I criteri e le modalità per sfruttare l’agevolazione saranno chiariti in un decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’Economia
Il decreto dovrà essere adottato entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sostegni bis
La misura doveva valere per tre anni, dal 2021 al 2023, per tutte le spese documentate legate alla celebrazione di un matrimonio
Comprendeva il servizio di ristorazione o di catering, l’affitto dei locali, il servizio di wedding planner, gli addobbi floreali, gli abiti degli sposi, il make-up e l’acconciatura e il servizio fotografico
L’obiettivo del bonus matrimonio è risollevare la condizione economica delle aziende che sono impegnate nel settore del wedding, uno dei più colpiti dalla pandemia di Covid-19