Fra i parametri sotto la lente del ministero della Salute e del Comitato Tecnico Scientifico vi è l’incidenza dell’ex variante indiana. Qualora venissero superati i 50 casi ogni 100mila abitanti si passa in zona gialla e la Sardegna è già a quota 21. Un’ulteriore campanello d’allarme è costituito dal combinato di contagi dettato dall’indice Rt, il superamento del 40% del tasso di occupazione delle aree mediche e del 30% quello delle terapie intensive.
I presidenti delle Regioni chiedono al governo di non considerare il numero dei contagiati, ma quello dei ricoverati. L’esecutivo in cambio chiede di aumentare il numero dei tamponi effettuati, almeno 150 test diagnostici ogni 100mila abitanti, e che si facesse un tracciamento molto più accurato dei casi.
Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati riportati 135 nuovi casi di coronavirus. Ieri nel consueto bollettino i contagiati erano 86, mentre lunedì si registravano 51 nuove positività. Un incremento che sta aprendo le porte dell’isola all’ingresso verso la zona gialla.
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