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Green pass esteso, dai bar ai cinema: le ipotesi sul decreto. Ecco dove potrebbe servire

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Con l’aumento dei contagi da coronavirus dovuti alla variante Delta, molti Paesi europei stanno ricorrendo a nuove limitazioni. In Italia al momento ricoveri e terapie intensive rimangono su numeri stabili. E il governo sta puntando sulla campagna vaccinale per mettere in sicurezza quante più persone possibile entro le prossime settimane. L’altro elemento per bloccare l’impennata di casi è un utilizzo diverso (e allargato) del Green pass

A inizio settimana (probabilmente martedì) è prevista la cabina di regia dell’esecutivo, con il governo pronto a varare un decreto con le nuove misure, una volta analizzati i dati con gli esperti. La politica è divisa, con Lega e FdI contrari a un utilizzo esteso, mentre FI e Pd lo valutano positivamente

Secondo le ultime ipotesi che circolano, il Green pass allargato all’italiana potrebbe prevedere l’obbligo della certificazione di vaccinazione, tampone negativo o guarigione per entrare in bar e ristoranti (sicuramente in quelli al chiuso), con possibili sanzioni ai gestori – chiusura per 5 giorni – e multa agli avventori fino a 400 euro

Il certificato verde dovrebbe valere per teatri, cinema, musei, concerti e discoteche, queste ultime se e quando verranno riaperte

Inoltre potrà servire per piscine e palestre e per aumentare la capienza consentita di pubblico negli stadi

Infine per treni, navi e aerei a lunga percorrenza – con un maggiore tempo di presenza a bordo -, ma non per metropolitane e autobus. L’estate potrebbe insomma prevedere un Paese intero con Green pass in tasca e Qr code nel cellulare

Sul tema si è espresso anche Franco Locatelli. In un’intervista a Repubblica, il coordinatore del Cts, ha detto sì all’estensione dell’uso del Green Pass, anche al ristorante. Mentre sulle discoteche, sostiene che questo potrebbe non essere il momento giusto per riaprirle

Alcune regioni, come Sardegna e Sicilia, stanno preparando decreti e misure di controllo degli ingressi per i turisti. Proprio la Sardegna è una delle 5 Regioni che, con gli attuali parametri, rischierebbero la zona gialla, in attesa di nuovi criteri per i cambi di colore basati sui ricoverati più che sull’incidenza dei contagi

Si moltiplicano infatti le richieste dei governatori per modificare i parametri per le zone con i colori (e le relative limitazioni). E anche il ministro Speranza ha aperto: “Ragionevole che pesi di più il tasso delle ospedalizzazioni”

Secondo il Corriere della Sera, non è escluso che il provvedimento del governo possa entrare in vigore già il 26 luglio. L’obiettivo è quello di mantenere tutta Italia in zona bianca almeno fino a Ferragosto ed evitare la chiusura delle attività economiche

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