Non è più sopportabile assistere a forti contrapposizioni sui giornali e sui social tra tifosi giovani e meno giovani. Una guerra senza confini, che non risparmia nessuno. Voci importanti della tifoseria, un tempo unita ed armoniosa, oggi assumono ingiustificabili posizioni di contrasto, in nome di sterili ed inopportune polemiche.
La Salernitana è in Serie A per la terza volta nella sua centenaria storia e tale avvenimento deve essere vissuto con gioia e passione da tutti. Purtroppo molti esponenti più o meno rappresentativi del tifo esprimono pareri diametralmente opposti, che non favoriscono l’unità dei tifosi, condizione questa essenziale per affrontare il campionato di Serie A.
I tifosi a Salerno hanno avuto sempre un ruolo da protagonisti e sono stati determinanti non solo all’Arechi, ma in tutto lo stivale. Questa divisione rischia di dilaniare in modo definitivo il ruolo della tifoseria, rendendola debole e senza alcuna voce in capitolo.
Per questi motivi Francesco Guariglia propone a tutti di fare un passo indietro e di organizzare un tavolo, presieduto dalle Istituzioni, per adottare una strategia comune, che possa ricondurre la tifoseria verso l’unità. Solo così sarà possibile riconquistare quell’antico “splendore” che tutta Italia ha sempre riconosciuto ai tifosi granata.
E’ necessario spegnere i tanti megafoni polemici che parlano a nome della tifoseria. In questo modo si crea solo disorientamento e non si viene rispettati. E’ necessaria una linea unica, caratterizzata esclusivamente dall’amore per il cavalluccio. Basta anche con alcuni giornalisti vanitosi che, pur di creare confusione e portare acqua al proprio mulino, si presentano come i monopolisti della verità.
La squadra sul campo ha dimostrato di meritare la Serie A, lo facciano anche i tifosi, mettendo da parte “guerre intestine” e sposando solo la fede granata. Adesso tocca a loro dimostrare di essere un pubblico da Serie A.
Francesco Guariglia