“Approvare la proposta delle Regioni di alzare al 20 per cento le soglie critiche costituite dai ricoveri nelle terapie intensive significherebbe non aver imparato nulla dall’esperienza passata”. Con queste parole Alessandro Vergallo, presidente dell’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani (Aaroi), commenta all’AGI la richiesta avanzata dalle Regioni di portare, per la zona bianca, il limite massimo di occupazione dei posti letto in area medica al 30 per cento e quello delle terapie intensive al 20 per cento. “Lo scorso anno – ricorda l’esperto – l’ondata pandemica ha provocato nuove difficolta’ verso la fine di settembre, fino a raggiungere un andamento esponenziale con un tempo di raddoppio dei ricoveri di circa dieci giorni. Alzare la soglia di criticita’ significa diminuire le chance di reagire prontamente alle potenziali situazioni emergenziali e aumentare il rischio di non poter intervenire nei venti o trenta giorni successivi al superamento della soglia limite, che rappresentano l’arco di esaurimento della curva”.