“I rifiuti in questione – dichiara il Presidente della Provincia Michele Strianese – erano costituiti per la gran parte da inerti da demolizione sprovvisti di codici di etichettatura e regolari teli di copertura, oltre ad essere stoccati in aree diverse da quelle previste.
Tale impresa di fatto violava tutte le prescrizioni relative al recupero di rifiuti speciali, utilizzando una vasta area all’aperto per la lavorazione e frantumazione di inerti e traverse ferroviarie in calcestruzzo diffondendo nell’area circostante, fino alle vicine abitazioni, grandi quantità di polveri sottili che invece avrebbero dovuto subire un trattamento di abbattimento all’interno del capannone mediante apposito impianto di filtrazione che di fatto non esisteva.
Quindi la Polizia Giudiziaria ha predisposto il sequestro dell’intera area, grazie alla consulenza tecnica del personale dell’ARPAC. Sono stati sequestrati il capannone di circa 750 metri quadri, il piazzale di 20.000 metri quadri e circa 1.000 metri cubi di rifiuti speciali, e sono stati denunciati i gestori dell’attività alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore per “gestione illecita di rifiuti”.