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Al Museo FRaC Baronissi “Un Po’P di Music”, concerto in acustico e cocomerata

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L’allegria è di scena al Museo FRaC Baronissi. Domenica 25 luglio, a partire dalle ore 20.30, la suggestiva Terrazza degli Aranci, che si affaccia sul Parco del Ciliegio, con le mura maestose dell’antico Convento dei Frati illuminate dal bagliore delle prime luci della sera, farà da scenografia al concerto dei “No Roots – Percussive Acoustic Duo” per l’evento “UN PO’P DI MUSIC“, che chiude il cartellone del mese di luglio del FRaC.

I successi del pop internazionale ed italiano saranno rivistati in chiave acustica dal duo composto da Antonella Cimino e Vito Palazzo, con l’utilizzo della sola chitarra acustica per riprodurre anche i suoni della batteria.

E al termine, cocomerata per tutti, per fare festa alla stagione estiva, come sempre nel rispetto dei protocolli di prevenzione Covid, con musica da ascolto.

 “Stare insieme una sera, festeggiare, salutarci per darci appuntamento a settembre, quando ripartiremo con una nuova programmazione di eventi espositivi, di dialoghi con gli artisti, di presentazioni di libri, di rassegne teatrali e cinematografiche. Tutto quello che il Museo FRaC Baronissi è in termini di vita e di rapporto con tanti giovani – sottolinea il direttore artistico, prof. Massimo Bignardi –

L’importante è capire che l’esperienza che viviamo, che abbiamo vissuto e che vivremo, fa parte del nostro modo di essere, che si caratterizza nell’incontro con i protagonisti della scena artistica. Una festa, quindi, per vivere la convivialità, per ascoltare musica, mangiare un po’ di anguria, parlare dei programmi estivi. Un momento per raccontare di noi, dei nostri viaggi, dei programmi, dei luoghi, di cosa visiteremo: insomma, tutto quello che può farci sentire insieme, uniti, come una grande comunità”.

Prima dell’inizio del concerto, sarà possibile visitare la mostra “UGO CORDASCO. Places Waiting”, attualmente allestita negli spazi della galleria dei Frati.

L’installazione propone quaranta sculture realizzate dal giovane artista campano in quest’ultimo decennio. Si tratta di sculture in ferro dall’articolata struttura geometrica, cariche di tensioni e al tempo stesso di dinamismo.

“È importante – osserva Gianfranco Valiante sindaco di Baronissi – che unitamente alla cura dei cittadini, al sostegno e al rilancio dell’economia, vi sia attenzione alla cultura. La mostra dedicata ad Ugo Cordasco, questa volta in presenza, testimonia la ferma volontà dell’Amministrazione comunale di non derogare all’impegno preso con quanto avviene, sul piano culturale, nella nostra realtà. Dopo lo straordinario successo di presenze registrato dalla mostra dedicata a Daniel Spoerri, che ha inaugurato la nuova stagione espositiva del nostro Museo, proseguire adesso con la mostra di un giovane artista è il segno di una speranza che noi tutti sentiamo forte”.

“Il dato preminente, che caratterizza le esperienze condotte da Ugo Cordasco in questi ultimi anni – rileva Massimo Bignardi nel testo al catalogo pubblicato da Gutenberg Editore – è la necessità di far emergere dalla scultura un dettato costruttivo che tiene insieme sia la composizione e il suo articolarsi nella dimensione spaziale, sia il suo spingersi nell’anima dei luoghi, nel vitalismo della realtà.

Parafrasando quanto scriveva Pavel Florenskij, a proposito della costruzione e della composizione, possiamo osservare che la prima è per il giovane artista campano “ciò che la realtà vuole dall’opera” e la seconda ciò che egli vuole “dalla sua opera”.

In fondo, il procedere per piani saldati tra loro, seguendo un reticolo geometrico, lascia intendere quanto il progetto abbia la priorità nel suo operare da faber, da creativo, che della saldatura ad arco ne ha fatto un linguaggio personale, senza cedere alla suggestione dell’assemblare oggetti con il valore di ‘corpi’ posti nel registro di un segno astratto”.

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