Questo oro è dedicato a mio nonno, che non c’è più da un mese e stasera mi guardava da lassù: ero certo che avrei vinto.
Queste le parole del ragazzo pugliese dopo la conquista del primo oro nazionale alle Olimpiadi Giapponesi.
Nel suo paese d’origine Mesagne, scoppia la festa all’esterno della palestra New Martial, dove si allena da bambino e ha preparato i campionati olimpionici.
Amici e tifosi stanno festeggiando una medaglia simbolo di un’ Italia che sa ripartire sempre.
Luigi Samele conquista invece l’argento nella sciabola. Il foggiano perde la finale contro l’ungherese Aron Szilagyi per 15-7.
Dopo aver sconfitto il coreano Kim in semifinale, deve accontentarsi del secondo posto.
Rammaricato, ma felice per il traguardo raggiunto che definisce un regalo di compleanno. Samele compirà domani 34 anni.
Nel frattempo sei atleti azzurri di pugilato, tuffi e skateboard sono in quarantena al villaggio olimpico. Questi proseguono gli allenamenti in isolamento in quanto la loro situazione non pregiudica la partecipazione alle gare.
La quarantena, imposta dalle autorità sanitarie nipponiche, è dovuta al close contact in aereo con un giornalista italiano positivo al Covid.
Olindo Nuzzo
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