A tenerlo al guinzaglio a mo’ di cane è un altro giovane uomo in polo, pantaloncini e cappellino. I due si muovono senza apparente imbarazzo tra lo stupore e lo sconcerto dei numerosi turisti che in questi giorni affollano la perla della Costiera Amalfitana.
Secondo alcuni l’exploit, di cui sembra si siano resi protagonisti probabilmente due turisti, rientrerebbe nella pratica sadomaso e kinky chiamata «petplay»: letteralmente il «gioco di animali», è una forma di gioco di ruolo in cui almeno un partecipante recita la parte di un animale non umano.
Come con la maggior parte delle forme di gioco di ruolo, i suoi usi includono il gioco e lo psicodramma. Ma non si può nemmeno escludere che si sia trattata di una burla o una sorta di esperimento «sociale».
Positano è abituata da sempre alle eccentricità di molti suoi illustri ospiti appartenenti al jet-set, quindi nessuno si è scandalizzato, piuttosto alcuni hanno approfittato per giocare un terno al lotto: 22 i pazzi, 32 il cane e 57 farsi largo tra la folla. Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno
A cap nun è bon a gent
Ma mandateli via a sti imbecilli
Gente malata in un mondo alla deriva
Ci meritiamo l estinzione!
Io proprio non capisco tutto questo stupore:
abbiamo mandrie di babbeoti museruolati sottomessi e lobotomizzati che girano con più museruole sovrapposte e visiera paravento anche in auto da SOLI, e ci meraviglia uno al guinzaglio? Bho!?
Italia paese bigotto
A mio parere non si tratta di una burla, ma nemmeno di un gioco petplay. Dal video il giovane cane a torso nudo si muove ad alta velocità e traina il padrone. Lo si nota dal guinzaglio molto teso e dal movimento del padrone. Se qualcuno vuol provare, occorre essere atletici, sportivi e resistenti, stare su 4 zampe e muoversi rapidamente. Non immagino la fatica del giovane e la sensazione di dolore al collo. Il giovane porta un cappello, ma giunto al molo è rasato in testa. Quindi siamo in presenza non di un gioco, ma di un vero e proprio SCHIAVO BDSM, di quelli che si cedono fissi (non saltuariamente) ad un padrone. Non c’è da stupirsi dell’esibizione. In privato questi schiavi sono sottoposti ad una servitù davvero pesante ed esigente e vengono puniti duramente per dei nonnulla o sciocchezze. Si tratta di una punizione: il padrone ha imposto al proprio schiavo una umiliazione di tipo pubblico.Qui l’umiliazione si è estesa ad ambienti diversi. Il cane lo faceva già in casa e nei club dedicati. Il padrone gli avrà persino ordinato di scattare ad alta velocità, trainandolo (non oso pensare il modo in cui glielo ha ordinato). Comunque al collare con un guinzaglio così teso con traino del padrone, con le gambe e i piedi sorretti in alto per non toccare con le ginocchia il terreno e i palmi delle mani piegati a 90° per sorreggere il davanti: è una fatica durissima. Finale: persino costretto a tuffarsi.