Sappiamo, da studi fatti in Gran Bretagna e Israele, che un vaccinato può infettarsi ma molto molto meno” di chi non ha fatto il vaccino, oltre a ammalarsi “in forma molto più lieve”.
Ma a essere molto più basso è anche il rischio di contagiare altri: “teoricamente è possibile ma in realtà vediamo che avviene molto molto raramente perché hanno molto meno virus in corpo, se comparato con un non vaccinato, è sempre 100 volte meno”. A spiegarlo è stato Sergio Abrignani, docente di Immunologia all’Università Statale di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts).
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